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I musei britannici restituiranno i tesori reali del Ghana saccheggiati

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Il British Museum di Londra. Foto: Shutterstock.com

Il British Museum e il Victoria and Albert Museum restituiranno alla corte reale Asante del Ghana manufatti d’oro e d’argento saccheggiati in epoca coloniale, hanno dichiarato in data odierna i musei e il palazzo.

L’accordo con il Ghana per un prestito a lungo termine degli oggetti giunge in concomitanza con la crescita dell’interesse internazionale di musei e istituzioni per il restauro di manufatti africani provenienti dalle ex potenze coloniali di Gran Bretagna, Francia, Germania e Belgio.

Gli oggetti restituiti includono una spada Mponponso di 300 anni fa, utilizzata nelle cerimonie di giuramento dell’Asantehene, un tubo della pace in oro e distintivi in oro fuso per i lavatori di anime, oltre ad altri tesori.

I manufatti sono stati prelevati dopo la terza guerra anglo-asante del 1874 e comprendono un totale di 32 oggetti, 15 provenienti dal British Museum e 17 dal Victoria and Albert Museum, entrambi a Londra.

Il palazzo reale ha dichiarato che saranno esposti a Kumasi, sede del regno Asantehene, presso il Manhyia Palace Museum per un massimo di sei anni.

“Oggetti di regalia in oro e argento associati alla corte reale Asante saranno esposti a Kumasi alla fine di quest’anno come parte di un impegno di prestito a lungo termine da parte del British Museum e del Victoria and Albert Museum”, hanno dichiarato i musei in un comunicato congiunto.

“Molti di questi oggetti saranno esposti in Ghana per la prima volta dopo 150 anni”.

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Il rimpatrio coincide con tre tappe fondamentali per il regno Ashanti: il 150° anniversario della guerra del 1874, la celebrazione del centenario del ritorno di un re, Asantehene Agyeman Prempeh I, dall’esilio dopo essere stato bandito, e il giubileo d’argento dell’attuale re, Asantehene Osei Tutu II.

L’iniziativa arriva dopo quasi mezzo secolo di discussioni tra il palazzo Manhyia, in particolare con il British Museum.

The Manhyia Palace Museum in Kumasi, Ghana.

Il Museo del Palazzo Manhyia a Kumasi, in Ghana.

L’Asantehene Osei Tutu II ha nominato due consulenti tecnici per facilitare il ritorno: Lo storico ghanese Ivor Agyeman-Duah e lo storico scozzese ed ex vicepreside dell’Università di Glasgow, Malcolm McLeod.

La Nigeria sta anche negoziando la restituzione di migliaia di placche metalliche, sculture e oggetti del XVI-XVIII secolo saccheggiati dall’antico Regno del Benin e attualmente conservati in musei e presso collezionisti d’arte negli Stati Uniti e in Europa.

Due anni fa, la vicina Repubblica del Benin ha ricevuto due dozzine di tesori e opere d’arte rubati nel 1892 dalle forze coloniali francesi dalla capitale dell’ex Regno del Dahomey.

La restituzione dei tesori al Ghana avviene nel contesto delle continue pressioni esercitate dalla Grecia sulla Gran Bretagna per i Marmi del Partenone.

Le sculture furono rimosse dal tempio del Partenone sull’Acropoli in Grecia all’inizio del XIX secolo dal diplomatico britannico Thomas Bruce, conte di Elgin.

Atene sostiene che i marmi siano stati rubati, cosa che la Gran Bretagna nega, e la questione è stata fonte di contesa tra i Paesi per decenni.

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