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I “figli della guerra” in mano ai ceceni: la terrificante e silenziosa tratta dei bambini ucraini

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Se la guerra tra Russia e Ucraina ha portato ad evidenti devastazioni territoriali e sociali, forse più invisibile resta la voce di coloro che subiscono silenziosamente crimini che violano i diritti internazionali, come la pratica del cambio di cittadinanza dei bambini ucraini.

Dall’inizio del conflitto ad oggi sono iniziati i primi prelevamenti da parte dei ceceni, come Chalayev colpevole della carneficina di Mariupol, che a loro volta consegnano i bambini alle autorità russe le quali provvedono a sistemarli in “nuove famiglie”. Questo è quello che è sempre stato dichiarato dal Cremlino , una soluzione forse per far percepire un disagio minore a questi bambini, se solo questo modus operandi non assomigliasse ad una vera e propria “rieducazione culturale” o meglio, un indottrinamento.

Molti sono stati consegnati dai genitori stessi, fiduciosi di poter rivedere i propri figli alla fine del conflitto e donargli una serenità diversa da quella che si respira sul territorio ucraino da ormai un anno. Diversamente, sono altrettanti i casi in cui i minori vengono prelevati con la forza , e affidati a nuove famiglie russe.

Nel corso di questi mesi però, numerosi sospetti si sono alzati attorno a questa vicenda e solo ad oggi arrivano le conferme da parte dei funzionari ONU, dopo una serie di verifiche e controlli incrociati proveniente da cellule infiltrate sul territorio: Cc030 e Cc0301 .

Al momento ci sono solo delle stime e nessun dato certo. Quello che sappiamo è che sono state varate delle norme in conflitto con il diritto internazionaleFilippo Grandi, Alto commissario per i rifugiati ONU

Le ricerche riguardo lo spostamento di questi minori sono state attuate anche dai ricercatori dell’università di Yale, i quali hanno esaminato immagini satellitari, testimonianze e foto condivise sui media russi, tutto materiale che ha solamente confermato le terribili ipotesi fatte fino ad ora. Secondo le varie stime, le strutture dedicate ai minori presenti sul territorio russo sarebbero circa43, popolati da circa 6 mila minori.

Bambini consegnati dai genitori e prelevati con la forza, orfani provenienti dagli istituti e adolescenti, questo è quello che risulta sui report di organizzazioni umanitarie indipendenti come Amnesty, Human Right Watch ed altri.

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I ceceni dopo aver contribuito al conflitto, adesso procedono con la propaganda di supporto alla Russia, la quale agisce principalmente sui minori che hanno raccolto nel corso di questi mesi. Questi infatti, vengono spesso anche utilizzati all’interno di cerimonie di festeggiamenti ad un anno dall’inizio della guerra come quella svoltasi a Mosca qualche giorno fa.

Scene inverosimili e raccapriccianti che uno sfollato proveniente da una delle città rase al suolo ha commentato in dichiarazioni rilasciate al Guardian come “raccapriccianti e terribili” poichè quelli non sono attori ma, bambini realmente provenienti da Mariupol.

Questo allontanamento forzato non sono è un atto gravissimo è terribile ma, merita l’attenzione del Commissione internazionale indipendente guidata dall’ONU, affinché vengano riconosciuti i crimini di cui sono vittime e vengano riconsegnati il prima possibile alle famiglie ed alle comunità d’origine a cui appartengono.