venerdì, Marzo 29, 2024
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Blinken incontrerà i leader palestinesi nel tentativo di riportare la calma

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà oggi i leader palestinesi per l’ultima tappa di un tour in Medio Oriente volto a contenere la peggiore esplosione di violenza israelo-palestinese degli ultimi anni.

Dopo un incontro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, lunedì, Blinken ha esortato entrambe le parti a prendere “misure urgenti” per calmare le tensioni e ha detto che Washington lavorerà per “ripristinare un senso di sicurezza” bramato da “israeliani e palestinesi”.

Israele è scosso da un attacco che venerdì ha ucciso sette civili fuori da una sinagoga nell’annessa Gerusalemme Est, un giorno dopo che il raid dell’esercito più letale degli ultimi anni nella Cisgiordania occupata ha provocato 10 vittime palestinesi.

Dopo essere atterrato in Israele lunedì, Blinken ha anche criticato i palestinesi che hanno celebrato l’attacco funebre, dicendo: “Condanniamo tutti coloro che celebrano… atti di terrorismo, che uccidono vite innocenti”.

È apparso anche per castigare gli israeliani incolpati di decine di episodi di violenza di rappresaglia dopo la sparatoria di venerdì in un quartiere di coloni di Gerusalemme est.

“Gli atti di violenza di rappresaglia contro i civili non sono mai giustificati”, ha dichiarato.

Dall’inizio dell’anno, il conflitto ha causato la morte di 35 adulti e bambini palestinesi, tra aggressori, militanti e civili.

Nello stesso periodo sono stati uccisi sei civili israeliani, tra cui un bambino, e un civile ucraino. Tutti sono stati uccisi nell’attacco di venerdì fuori dalla sinagoga.

  • Sviluppi pericolosi

Blinken ha in programma colloqui con il presidente palestinese Mahmud Abbas, che la scorsa settimana ha annunciato che la sua Autorità Palestinese stava tagliando il coordinamento della sicurezza con Israele dopo il raid mortale in Cisgiordania.

Blinken dovrebbe esortare l’Autorità palestinese a continuare a lavorare con Israele per arginare gli attacchi dei militanti.

Blinken, la cui visita programmata da tempo ha assunto una nuova urgenza a causa della spirale di violenza, incontrerà anche il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh.

La sparatoria fatale a Gerusalemme est è stata preceduta dall’operazione più letale degli ultimi anni da parte delle forze israeliane in Cisgiordania, che giovedì hanno ucciso 10 persone nel campo profughi di Jenin, densamente popolato. Israele ha dichiarato che le sue forze hanno preso di mira agenti della Jihad islamica.

L’esercito ha poi colpito siti nella Striscia di Gaza, governata da Hamas, in risposta al lancio di razzi dall’enclave palestinese.

Il gruppo islamista ha dichiarato che la visita di Blinken “sottolinea l’assoluto sostegno e la partnership con l’occupazione (israeliana)”.

Il gabinetto di Netanyahu si è mosso per punire “le famiglie dei terroristi che sostengono il terrorismo” con demolizioni di case e altre misure.

Il suo governo sta anche pianificando di revocare il diritto ai sussidi sociali dei parenti degli attentatori e di rendere più facile per i cittadini israeliani ottenere il permesso di portare armi da fuoco.

  • Spirale di morte

Blinken ha fatto una prima tappa in Egitto, dove ha incontrato il presidente Abdel Fattah al-Sisi, lodando “l’importante ruolo dell’Egitto nel promuovere la stabilità nella regione”.

I diplomatici e i servizi di intelligence dell’Egitto – uno dei principali beneficiari degli aiuti militari statunitensi – sono regolarmente chiamati a intercedere tra israeliani e palestinesi.

La visita di Blinken in Israele fa parte degli sforzi dell’amministrazione Biden di impegnarsi rapidamente con Netanyahu, che ha avuto rapporti tesi con il precedente Presidente democratico Barack Obama.

Ha inoltre ribadito il sostegno degli Stati Uniti a uno Stato palestinese, una prospettiva che pochi si aspettano possa avanzare con il nuovo governo israeliano.

Netanyahu, un leader veterano, è tornato al potere alla fine dello scorso anno alla guida del governo più di destra della storia di Israele.

Durante il precedente mandato di Netanyahu, Israele ha stabilito legami con gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e il Marocco, grazie ad accordi mediati dall’ex presidente Donald Trump.

Netanyahu ha detto lunedì che l’espansione di questi accordi e “il lavoro per chiudere, finalmente, il file del conflitto arabo-israeliano, penso ci aiuterebbe anche a raggiungere una soluzione praticabile con i nostri vicini palestinesi”.

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