Il video falso è stato condiviso ieri.
Affermazione: il video mostra Russell Crowe che promuove un’applicazione mobile per la ricerca di immobili.
Verdetto: il video è falso e utilizza un audio generato dall’intelligenza artificiale per far credere che sia autentico.
Un video condiviso sui social media mostra l’attore Russell Crowe che canta le lodi di un’applicazione mobile che pubblicizza annunci immobiliari in tutta Malta.
Nel video, sgranato, si vede la figura di Crowe sovrapposta a riprese con drone di paesaggi maltesi e a clip dell’app Swipelets, che si presume stia promuovendo.
Crowe descrive l’applicazione come un “gioco che cambia le carte in tavola”, dicendo ai suoi follower che l’applicazione ha reso la ricerca di case “perfetta e piacevole”, prima di firmarsi come “Russell Crowe”.
Una versione del video passa inspiegabilmente a un filmato del film di Crowe del 2000, Il Gladiatore, in cui Crowe si presenta nei panni del suo personaggio Massimo Decimo Meridio, prima di interrompersi bruscamente.
Il video è stato pubblicato su Facebook, oltre che su altri canali di social media.
Ma il video è un falso, che utilizza una voce fuori campo generata dall’intelligenza artificiale per sfruttare l’associazione di lunga data di Crowe con Malta.
Crowe è diventato un nome noto a Malta quando ha girato il film Il Gladiatore sull’isola ed è tornato spesso, addirittura esibendosi con la sua band la scorsa estate.
Il filmato di Crowe è probabilmente tratto dalla sua più recente visita alle isole, dato che sembra indossare gli stessi abiti che indossava quando rispondeva alle domande dei giornalisti.
Il video è stato pubblicato nella giornata di ieri
Il video è stato pubblicato per la prima volta ieri sulla pagina Facebook di Swipelets con il titolo “Russell Crowe presenta Swipelets: Your Gateway to Dream Homes in Malta!”. È stato pubblicato anche su YouTube e Instagram.
Il video ha subito attirato l’attenzione dello stesso Crowe che, in un tweet pubblicato questa mattina, ha messo in guardia i suoi follower dal video fake, affermando: “Non ho mai usato questo servizio e non approvo questa stronzata”.
Swipelets si presenta come un’agenzia immobiliare specializzata in Malta e nelle isole Baleari, ma una scansione del suo sito web solleva rapidamente diverse spie di allarme.
Anche se a prima vista sembra legittimo, il sito è pieno di errori di ortografia, indirizzi errati e altri errori tipicamente associati ai siti web truffa. Anche il numero di partita IVA dell’azienda, riportato sul sito web, sembra non essere valido.
Nel frattempo, gli “agenti esperti e autorizzati” della società non esistono, e le ricerche di immagini inverse mostrano che le foto utilizzate sul sito web sono state spesso usate in altre truffe o sono semplicemente prese da siti di immagini stock.
Il sito chiede agli utenti di pagare una quota, che va da €11,99 per due settimane a una quota annuale di €74,99 per mettere in vendita la propria proprietà o per visualizzare altri annunci.
Times of Malta
ha cercato di contattare Swipelets attraverso il numero di telefono indicato sul sito web e sui canali di social media, ma non ha ricevuto risposta al momento della pubblicazione.
Questa non è la prima volta in cui questo tipo di truffa è stata condivisa a livello locale. Altri personaggi di spicco, tra cui Elon Musk e diversi conduttori di notiziari della BBC, sono stati utilizzati per promuovere prodotti o programmi fraudolenti, utilizzando filmati autentici e audio generati dall’intelligenza artificiale per ingannare gli ignari spettatori e convincerli a consegnare i loro soldi.
Il verdetto
Il video è falso e utilizza filmati autentici di Crowe e audio generato dall’intelligenza artificiale per far credere che Crowe stia approvando l’app.
Crowe stesso ha dichiarato pubblicamente che il video è falso e che non è affiliato all’applicazione.
Navigando sul sito web di Swipelets si scoprono diversi indizi che indicano che l’operazione potrebbe non essere legittima.
Questa è l’ultima di una lunga serie di truffe simili che utilizzano video falsi di celebrità per promuovere prodotti o servizi.
L’affermazione è quindi falsa, poiché le prove la confutano chiaramente.
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