Connect with us

Featured

Truffatore di sussidi arrestato per il suo ruolo in una frode

Published

on

Il tribunale della Valletta. Foto: Matthew Mirabelli

Un uomo che ha ricevuto illegalmente prestazioni di invalidità attraverso una truffa che ha coinvolto centinaia di persone è il primo condannato a scontare una pena detentiva per il reato.

Brian Aber, 46 anni, ha frodato il Dipartimento di Sicurezza Sociale di circa 18.000 euro per circa quattro anni e mezzo, dal 2019 al 2023.

Ha ammesso la frode e si è dichiarato colpevole anche di recidiva, utilizzo di documenti falsificati e violazione della libertà vigilata.

Nella giornata di ieri, il magistrato Rachel Montebello lo ha condannato a due anni di carcere, osservando che la frode è stata commessa “ripetutamente e sistematicamente” tra gennaio 2019 e luglio 2023.

Il tribunale non lo ha punito per i reati per i quali era stato messo in libertà vigilata lo scorso marzo.

Il magistrato ha riconosciuto che Aber aveva problemi legati a una precedente rottura e aveva bisogno di aiuto per risolverli, ma ha stabilito che non poteva essere assolto con una condanna ai servizi sociali, dato che aveva continuato a commettere frodi mentre era in libertà vigilata.

L’avvocato di Aber, Jose Herrera, ha informato la corte che intende appellarsi alla sentenza di reclusione.

Advertisement

Aber ha accettato di restituire l’importo frodato e ha firmato un accordo con il Dipartimento di Sicurezza Sociale a tal fine. Ha già rimborsato circa 2.000 euro e il saldo in sospeso è di 16.358,74 euro, ha dichiarato il tribunale.

Il racket delle frodi sulla disabilità ha visto centinaia di persone ricevere pagamenti mensili dopo aver utilizzato documenti falsificati per ottenere la certificazione di disabilità grave.

I richiedenti erano guidati da faccendieri che procuravano loro i documenti falsi e li guidavano nel processo di richiesta. In molti casi, i richiedenti hanno dichiarato di essere gravemente epilettici.

L’ex deputato laburista Silvio Grixti, medico di famiglia, è sospettato di essere al centro della truffa. Grixti si è dimesso alla fine del 2020 quando la polizia ha iniziato a indagare sulle affermazioni. La truffa, tuttavia, è rimasta nascosta all’opinione pubblica fino a quando il Times of Malta l’ha riportata l’anno scorso.

Da allora, la polizia ha accelerato i procedimenti giudiziari nei confronti dei sospetti frodatori di prestazioni sociali.

Grixti non è stato accusato di alcun reato.

Advertisement