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Malta

Svetlana Muscat scagionata, ma il suo futuro resta un mistero

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Svetlana Muscat, figura di spicco nel mondo delle carceri maltesi, è stata travolta dallo scandalo e sospesa dal suo incarico, ma ora… è stata completamente scagionata! Dopo mesi di indagini serrate, la polizia ha concluso che non ci sono motivi per perseguirla penalmente. La Muscat, che ha fatto parlare di sé per aver autorizzato degli incontri segreti tra alcuni individui e il controverso Yorgen Fenech nel suo ufficio, si è finalmente liberata da ogni accusa. Ma la sua carriera ha preso una piega inaspettata.

Il Ministero degli Affari Interni, rispondendo alle domande del Times of Malta, ha confermato che l’indagine si è conclusa e che la Muscat è stata dichiarata “non penalmente responsabile” per l’accaduto. Un portavoce del ministero ha aggiunto che “il Segretario Permanente del Ministero degli Affari Interni è stato informato dalla Polizia di Malta che, a seguito di un’indagine, è stato concluso che Svetlana Muscat non è penalmente responsabile e, pertanto, non saranno avviati procedimenti penali contro di lei” . Nonostante il polverone sollevato, Muscat è stata trasferita dal suo incarico al Corradino Correctional Facility secondo le normali procedure di ricollocamento del settore pubblico. Ma la destinazione del suo nuovo ruolo? È ancora avvolta nel mistero…

Fonti vicine alla polizia hanno confermato che l’indagine è stata portata avanti dal Dipartimento Investigativo Criminale, sotto la guida attenta del Vice Commissario Keith Arnaud. Tutti gli occhi erano puntati su di lei, e la pressione era altissima, ma alla fine la verità è venuta a galla.

Lo scandalo che ha travolto Muscat

La Muscat era stata interrogata già a giugno, quando la notizia della sua presunta autorizzazione a far incontrare Yorgen Fenech con altre persone nel suo ufficio al Corradino Correctional Facility ha fatto tremare i piani alti. Fenech, una figura ben nota e controversa, avrebbe avuto accesso al suo ufficio, un luogo dove, secondo le rigide normative carcerarie, nessun detenuto dovrebbe mai mettere piede senza un permesso scritto. Questo incontro ha sollevato enormi sospetti, dato che le regole prevedono che tutte le visite ai detenuti si svolgano in aree approvate e sotto costante sorveglianza video.

Muscat, all’epoca responsabile della strategia per l’Agenzia per i Servizi Correzionali (CSA), è stata immediatamente sospesa. Ma la domanda che tutti si pongono è: come è stato possibile che una delle figure più importanti del sistema carcerario maltese fosse coinvolta in un simile scandalo?

Ex giornalista di ONE ed ex assistente ministeriale, la Muscat aveva preso le redini della prigione nel 2023. Una carriera brillante, improvvisamente offuscata da un’accusa pesantissima, che avrebbe potuto metterla a tappeto. Ma ora, con l’indagine chiusa e nessun processo penale in vista, il suo destino lavorativo sembra destinato a cambiare ancora una volta.

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Foto: [Archivio Times of Malta]

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