È ufficiale: gli studenti maltesi godono di uno dei calendari scolastici più leggeri d’Europa. Con meno ore di lezione e vacanze incredibilmente lunghe, i numeri parlano chiaro. Ma mentre il dibattito sull’allungamento dell’orario scolastico infiamma il Paese, i dati rivelano una realtà sorprendente che pochi avrebbero immaginato.
Una proposta recente di estendere le ore scolastiche per allinearle agli orari lavorativi ha scatenato un’ondata di reazioni, dal mondo politico ai social media. Tra i più critici si sono espressi il ministro dell’Istruzione Clifton Grima e il suo omologo dell’opposizione Justin Schembri, entrambi d’accordo nell’affermare che “un simile cambiamento danneggerebbe la qualità della vita degli studenti
“.
Ma i dati raccolti a livello europeo raccontano una storia diversa. Secondo uno studio dell’Unione Europea basato sull’anno accademico 2022/23, gli studenti maltesi delle scuole secondarie ricevono appena 691 ore di lezione all’anno, ben al di sotto del minimo raccomandato di 873 ore. “In paesi come Spagna, Francia e Romania, si superano regolarmente le 1.000 ore di lezione all’anno”
indica il rapporto.
Numeri che fanno riflettere, soprattutto se confrontati con i 739 ore garantite in Portogallo o le 713 ore in Finlandia. In questo scenario, Malta si posiziona all’ultimo posto in Europa.
“Mentre alcuni studenti arrancano da una lezione interminabile all’altra, quelli maltesi sembrano vivere un’esperienza scolastica decisamente più rilassata”
ironizzano gli analisti.
Ma non è solo il tempo trascorso in classe a fare notizia: Malta si distingue anche per il numero di giorni di vacanza scolastica. Con ben 135 giorni di pausa nel 2022/23 e un ulteriore incremento previsto per l’anno accademico 2024/25, che vedrà un totale di 138 giorni, gli studenti maltesi sono in testa alla classifica europea.
La pausa estiva è particolarmente lunga: 90 giorni consecutivi, rendendo Malta – insieme ad alcune regioni italiane e alla Lettonia – il Paese con le vacanze estive più lunghe d’Europa. “Gli studenti danesi, al confronto, devono accontentarsi di un’estate di soli 38 giorni”
osserva il rapporto.
Un altro elemento contribuisce al primato: Malta gode di numerose festività pubbliche, incluse celebrazioni nazionali come il Giorno della Libertà e la Festa della Repubblica, oltre alle festività religiose come quelle di San Paolo e San Giuseppe.
Nonostante un investimento consistente nell’istruzione – circa il 5% del PIL, una percentuale superiore alla media europea – i risultati non sono altrettanto soddisfacenti. “Con un tasso di abbandono scolastico precoce pari al 10% e quasi un terzo della popolazione con un livello di istruzione primaria o secondaria inferiore, c’è ancora molto lavoro da fare”
sottolineano i ricercatori.
I dati dipingono un quadro chiaro: gli studenti maltesi trascorrono meno ore in classe e godono di più vacanze rispetto alla maggior parte dei loro coetanei europei, ma le sfide educative rimangono numerose.
Foto: Matthew Mirabelli, Jonathan Borg, Chris Sant Fournier