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Malta

planning authority sotto accusa: decisioni segrete e favoritismi ai costruttori

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Un nuovo scandalo scuote la Planning Authority (PA) di Malta, e questa volta l’accusa è esplosiva: Moviment Graffitti denuncia un sistema opaco che protegge i costruttori e mina la giustizia. Nonostante le precise raccomandazioni dell’Ombudsman, la PA continua a nascondere i nomi dei funzionari pubblici responsabili dei rapporti decisivi, sollevando gravi dubbi sull’integrità dei processi decisionali.

“Nascondere l’identità di chi redige e approva questi rapporti alimenta un sistema corrotto, pensato per favorire i costruttori e garantirgli l’impunità”, ha dichiarato Moviment Graffitti, puntando il dito contro una gestione definita “marcia”._

La polemica è esplosa attorno al caso PA/2035/21, un’applicazione per sanare uno sviluppo edilizio a Sannat, firmato Joseph Portelli, che era stato precedentemente annullato dalla Corte. Non solo il rapporto del case officer ha omesso di menzionare che il progetto fosse legalmente insanabile, ma è stato pubblicato senza rivelare l’identità del redattore o dell’approvatore. Una mossa che, secondo Moviment Graffitti, mette in discussione la trasparenza dell’intero sistema.

Il caso è stato portato davanti all’Ombudsman, che ha formulato chiare indicazioni:

  • “L’identità del funzionario responsabile deve essere resa pubblica al momento della decisione;”
  • “Il processo decisionale dovrebbe avvenire in un contesto pubblico;”
  • “I nomi di tutti i funzionari coinvolti nella preparazione del rapporto devono essere resi noti senza indugi.”

Nonostante queste raccomandazioni, la PA ha scelto di ignorarle, giustificando la sua decisione con motivazioni che Moviment Graffitti definisce ridicole: proteggere i nomi dei funzionari per timore di esposizione mediatica.

“Questa mancanza di trasparenza ha portato a decisioni illegali che calpestano la giustizia e ridicolizzano il sistema giudiziario”, ha aggiunto l’organizzazione._

Ma le accuse non finiscono qui. Secondo Moviment Graffitti, l’intera situazione è peggiorata con il ritorno di Johann Buttigieg alla guida della PA, un uomo noto per i suoi legami con i più grandi costruttori dell’isola. In un simile contesto, mantenere segrete le identità dei funzionari rende ancora più difficile scoprire potenziali conflitti di interesse o assicurarsi che il processo decisionale sia imparziale.

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L’approvazione illegale degli attici di Portelli a Sannat, avvenuta mentre era in corso un appello, rappresenta solo la punta dell’iceberg. Secondo l’NGO, questa decisione ha aperto la strada ad altri costruttori, che ora cercano di sanare edifici con permessi già revocati dalla Corte, approfittando di un sistema che sembra fatto apposta per garantire impunità.

“La promessa riforma della legge sugli appelli urbanistici resta solo una promessa. Intanto, il sistema continua a tutelare chi viola la legge, a scapito della giustizia e della trasparenza”, ha concluso Moviment Graffitti._

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