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Malta

Strade insicure: Malta rischia di perdere la mobilità attiva

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La sicurezza dei pedoni e dei ciclisti è seriamente compromessa in un paese dove le strade sono diventate un incubo per chi cerca di mantenere uno stile di vita attivo. Un nuovo rapporto governativo lancia un vero e proprio allarme: la mancanza di infrastrutture adeguate sta spingendo i cittadini a rinunciare a camminare e andare in bicicletta, intrappolandoli in una vita sempre più sedentaria.

Il documento consultivo, intitolato “Strategy for Health-Enhancing Physical Activity,” non lascia spazio a dubbi: il governo deve agire ora per rendere più sicura e attraente la mobilità attiva, ovvero camminare e pedalare, rispetto all’uso dell’auto. “Malta detiene il primato negativo nell’Unione Europea: è il paese con la percentuale più bassa di persone che praticano regolarmente attività fisica ricreativa, come il ciclismo, e una delle percentuali più basse di chi cammina almeno quattro giorni a settimana,”  si legge nel documento. Un dato sconvolgente che mostra chiaramente la gravità della situazione.

Questo quadro preoccupante riflette una realtà fatta di strade poco sicure e una cultura della bicicletta quasi inesistente. Il documento non si limita a denunciare, ma propone soluzioni concrete, come la redazione di strategie nazionali dedicate alla promozione del camminare e del ciclismo. Le vie pedonali devono garantire sicurezza, consentendo ai cittadini di muoversi tra i centri abitati e raggiungere facilmente servizi essenziali come fermate dell’autobus, terminal dei traghetti, parchi giochi, negozi e scuole. Anche chi sceglie la bicicletta deve poter viaggiare in sicurezza su strade adatte.

Non è tutto: la dipendenza dalla mobilità centrata sull’auto ha creato strade inospitali e pericolose. Un cambiamento radicale è necessario, passando dall’auto al camminare, al ciclismo e ai trasporti pubblici. Le strategie per la mobilità devono invertire la rotta, mettendo pedoni, ciclisti, utenti della micromobilità e del trasporto collettivo al primo posto, sopra l’uso delle auto private. “Le esternalità negative delle automobili sull’ambiente e sulla salute sono troppo gravi per essere ignorate,”  afferma il documento.

Anche gli spazi urbani devono trasformarsi per diventare più accessibili e invitanti, incoraggiando soprattutto gli anziani a camminare di più. “Le chiome degli alberi devono essere una priorità nelle aree urbane, per ridurre il calore e rendere l’ambiente più piacevole,”  aggiunge il documento, suggerendo una visione di città più verdi e vivibili.

Questa strategia arriva in un momento critico: tre quarti della popolazione adulta maltese non partecipa mai o raramente ad attività ricreative attive come il ciclismo, la danza o il giardinaggio. I dati sull’obesità sono allarmanti: il 31% degli uomini e il 27% delle donne a Malta sono obesi, ben oltre la media europea (17% per gli uomini e 16% per le donne). Anche i bambini non sono immuni, con tassi di obesità in costante aumento negli ultimi anni.

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Le conseguenze di questa inattività sono gravi: malattie cardiache, cancro e diabete sono strettamente legati a uno stile di vita sedentario e all’obesità. Il Ministero della Salute propone misure urgenti, come l’introduzione di un minimo di ore dedicate all’attività fisica nelle scuole, e l’allestimento di strutture adeguate per promuovere uno stile di vita attivo. Anche le gite scolastiche dovrebbero diventare un’occasione per incentivare il movimento.

Photo: Times of Malta

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