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Malta

Scoperta shock: Malta rivela i segreti sommersi del suo fondale marino

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Malta si prepara a svelare i segreti sommersi del suo fondale marino grazie a una straordinaria tecnologia laser. Con la nuova indagine batimetrica, gli spettatori potranno esplorare un mondo subacqueo affascinante tramite paesaggi marini interattivi in 3D. Il progetto, chiamato ‘Developing a Spatial LiDAR Bathymetric Dataset for Marine Research (DaSLiM)’ , è stato lanciato lunedì dal professor Saviour Formosa, il visionario dietro questa rivoluzionaria ricerca.

Ma cosa rende questa missione così speciale? Grazie alla tecnologia LiDAR, già testata con successo nel 2012, Malta ha ottenuto dati affidabili fino a 50 metri di profondità, ben oltre i 15 metri previsti. “Con i nuovi dati, saremo in grado di fornire una mappa di contrasto tra il 2012 e il 2024, mostrando i cambiamenti che il fondale marino e l’ambiente marino hanno subito negli ultimi anni,”  ha dichiarato Formosa.

Uno dei punti salienti del 2012 è stato il complesso dolinico di L-Għariebel e nuove informazioni sull’innalzamento del livello del mare a Malta. Questa seconda rilevazione non solo aggiornerà il dataset, ma creerà anche una mappa costiera del 2024, offrendo strumenti di modellazione predittiva per osservare i cambiamenti futuri.

“Ad esempio, con i dati del 2024 saremo in grado di monitorare e confrontare come i livelli dell’acqua lungo la costa maltese siano cambiati e ci aiuterà a prevedere come cambieranno negli anni a venire,”  ha aggiunto Formosa.

Tutti i dati saranno accessibili online, permettendo al pubblico di esplorare le altezze e le distanze dei fondali con precisione. Le scansioni laser aeree sono previste entro la fine dell’anno e, se tutto andrà secondo i piani, i dati del 2024 saranno disponibili al pubblico all’inizio del prossimo anno.

Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Istruzione e lanciato dal Segretario Parlamentare Keith Azzopardi Tanti, che ha sottolineato: “Se si vuole proteggere il mare, prima bisogna conoscerlo.” Anche il rettore dell’università, Prof. Alfred Vella, ha elogiato l’iniziativa, sottolineando il ruolo cruciale degli accademici nell’innovazione.

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Foto: Matthew Mirabelli

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