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Malta

Olio da cucina ancora sulla pista ciclabile a settimane dopo il grande sversamento di Marsa: ROTA

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A quasi quattro settimane da una grave fuoriuscita di olio che ha costretto alla chiusura temporanea al traffico di un cavalcavia di Marsa, un gruppo di sostenitori della bicicletta sta ancora inseguendo le autorità per rimuovere l’olio versato sulla pista ciclabile.

Il mese scorso un camion commerciale ha versato dell’olio da cucina sul cavalcavia, che è stato chiuso fino a quando il materiale non è stato rimosso e il tratto è stato riasfaltato.

Grandi quantità di olio si sono riversate sulla strada sottostante il cavalcavia, compresa la pista ciclabile.

L’ONG ROTA ha denunciato Infrastructure Malta per non aver rimosso l’olio dalla pista ciclabile sottostante. Ha dichiarato di aver presentato tre segnalazioni a Infrastructure Malta, una il giorno dopo l’incidente, un’altra il 12 giugno e un’altra ancora martedì mattina.

“La presenza di olio costituisce un grave pericolo e richiede misure urgenti e adeguate per mitigare i rischi”, ha dichiarato la ROTA.

“È assolutamente inaccettabile che una situazione così pericolosa persista settimana dopo settimana. Dobbiamo chiederci: cosa ci serve ancora prima di intraprendere un’azione decisiva? Inoltre, dov’è il Consiglio per la sicurezza stradale in tutto questo?”.

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Corsia ciclabile per lo più libera: Infrastruttura Malta

L’amministratore delegato di Infrastructure Malta, Ivan Falzon, ha risposto alle domande dicendo che l’operazione di pulizia era ancora in corso.

La pista ciclabile era per lo più sgombra, ha detto, e il materiale rimanente che assorbe l’olio sarebbe stato rimosso una volta completata l’operazione di pulizia.

Ha aggiunto che sono necessarie altre quattro o cinque settimane per certificare nuovamente il sistema di acque meteoriche.

Alla domanda su quanto costerà l’operazione di pulizia, Falzon ha risposto che sarà reso noto al termine dei lavori. In precedenza, Falzon aveva detto di ritenere che i danni si aggirassero sulle “migliaia di euro”.

Alla domanda se fossero stati presi provvedimenti contro i proprietari dei camion, Falzon ha risposto che si interviene sempre contro chi danneggia le infrastrutture.

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