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Malta

Milioni alle scuole private: governo sotto i riflettori

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È una vera pioggia di milioni quella che il governo sta per riversare sulle scuole private. Il bilancio del prossimo anno prevede un sostanziale raddoppio dei fondi destinati a queste istituzioni, con una cifra monstre di 15 milioni di euro, per sostenere l’aumento degli stipendi degli insegnanti. Si tratta di una manovra che fa discutere e che, secondo le critiche più aspre, rappresenta un aiuto “senza precedenti” al settore privato, proprio mentre le scuole pubbliche affrontano le loro sfide quotidiane.

Di questi 15 milioni, ben 7 milioni sono destinati specificamente a coprire gli aumenti salariali dei docenti nelle scuole private, un’esigenza emersa da un recente accordo tra il governo e le scuole. Questo patto prevede che, in cambio di questa generosa sovvenzione, le scuole private si impegnino a non aumentare le tasse scolastiche di oltre il 12% annuo. “L’intervento del governo era necessario per evitare un incremento delle rette che avrebbe colpito duramente le famiglie, con aumenti che avrebbero potuto superare il 25%”  ha spiegato un portavoce, difendendo l’accordo come una misura salvavita per migliaia di genitori.

Eppure, non mancano le polemiche. Moviment Graffitti ha bollato l’operazione come “ingiustificabile” , sottolineando come i fondi pubblici dovrebbero essere destinati esclusivamente al miglioramento delle scuole statali. Nonostante ciò, il governo sembra irremovibile: senza il suo intervento, i costi per le famiglie sarebbero schizzati alle stelle.

Ma le buone notizie non finiscono qui per chi ha scelto l’istruzione privata. I crediti d’imposta destinati alle famiglie aumenteranno sensibilmente. I genitori con bambini iscritti alle scuole materne private potranno usufruire di un credito di ben 3.500 euro, più del doppio rispetto ai precedenti 1.600 euro. Per le scuole primarie e secondarie, i crediti saliranno a cifre ancora più consistenti, rispettivamente 4.600 e 6.500 euro. Una boccata d’ossigeno per molte famiglie, che ora vedranno un ritorno economico più generoso rispetto agli anni passati.

Nel frattempo, le scuole ecclesiastiche si preparano a ricevere un vero e proprio fiume di denaro. Il governo ha infatti stanziato per il prossimo anno una cifra record di 138 milioni di euro, ben 20 milioni in più rispetto al 2024. Gran parte di questi fondi sarà utilizzata per pagare gli stipendi degli insegnanti e del personale, come previsto dall’accordo del 1991 tra il governo e la Chiesa. Da allora, infatti, lo Stato si è impegnato a coprire i costi di gestione delle scuole ecclesiastiche in cambio del trasferimento di numerose proprietà della Chiesa.

Il costo di mantenere queste scuole sta crescendo a un ritmo impressionante. Nel giro di soli cinque anni, il finanziamento è salito da 95 milioni a 138 milioni di euro, un aumento di quasi il 50%. “È un investimento senza precedenti, che garantisce un’educazione di qualità per migliaia di studenti” ha affermato un portavoce del Ministero dell’Istruzione, sottolineando l’importanza del ruolo delle scuole della Chiesa nel panorama educativo maltese.

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Foto: File

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