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Malta

malta alle prese con un’ondata di rifiuti: l’industria delle costruzioni nel mirino

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Malta sta affogando nei rifiuti! Nel 2023, l’isola ha prodotto quasi 2,9 milioni di tonnellate di spazzatura – un’impennata di 200.000 tonnellate rispetto all’anno precedente. Un dato allarmante, anche se ancora inferiore al record assoluto del 2019 e 2020, quando i rifiuti avevano superato i 3,6 milioni di tonnellate .

Ma qual è il vero colpevole di questa montagna di scarti? L’industria delle costruzioni, che nel 2023 ha generato quasi 2,2 milioni di tonnellate di detriti, il numero più alto degli ultimi tre anni! E mentre i cantieri continuano a sfornare rifiuti a ritmi impressionanti, c’è almeno una piccola vittoria: la spazzatura domestica è scesa a poco più di 209.000 tonnellate, segnando un calo del 10%  rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, nonostante questo progresso, la quantità di rifiuti finiti nelle discariche maltesi è stata comunque impressionante: ben 280.000 tonnellate  solo nel 2023.

La battaglia per il riciclo: progressi o solo illusioni?

C’è un lato positivo in questa crisi ambientale: oltre 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti sono state effettivamente riciclate sull’isola, mentre altre 690.000 tonnellate sono state impiegate per il backfilling , ovvero il riutilizzo dei rifiuti per livellare il terreno o riqualificare aree degradate.

Ma questi numeri sono abbastanza per frenare la crescente emergenza rifiuti?

Il sistema BCRS cambia le abitudini, ma basta?

La raccolta porta a porta dei famigerati sacchi grigi è in calo, e il merito sembra essere del sistema BCRS, entrato in vigore a novembre 2022. Questo schema prevede un deposito di 10 centesimi su ogni bottiglia, rimborsato al momento della restituzione del vuoto.

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I numeri parlano chiaro: nel 2023 sono state raccolte solo 22.500 tonnellate di rifiuti tramite i sacchi grigi, un crollo rispetto alle oltre 27.000 tonnellate dell’anno precedente. Parallelamente, il sistema BCRS ha recuperato quasi 10.000 tonnellate di bottiglie , dimostrando che sempre più maltesi stanno scegliendo di restituire i contenitori invece di gettarli nella spazzatura.

Secondo il National Statistics Office (NSO)“il calo della raccolta dei sacchi grigi è dovuto principalmente all’implementazione del Beverage Container Refund Scheme”  – una prova che il sistema sta funzionando, almeno in parte.

I centri di raccolta diventano una tappa fissa per i cittadini

Un altro segnale positivo è l’aumento dell’uso dei centri di raccolta pubblici (civic amenity sites), sparsi in tutta l’isola. Nel 2023, questi siti hanno accolto oltre 41.000 tonnellate di rifiuti, un balzo significativo rispetto alle 34.000 tonnellate  dell’anno precedente.

Ma basterà tutto questo per fermare la crisi dei rifiuti che incombe su Malta? O l’isola si sta avvicinando inesorabilmente a un punto di non ritorno?

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