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L’interruzione dell’energia elettrica continua per il sesto giorno consecutivo

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Il blackout è continuato in alcune zone del Paese ieri notte, con diverse città costrette a passare la notte senza elettricità.

Alcune zone di Gudja, Rabat, Mdina, Dingli, Kalkara, Cospicua, Senglea, Vitttoriosa, Swieqi e Sliema hanno subito prolungate interruzioni di corrente, che in molti casi si sono protratte per tutta la notte e fino a questa mattina.

Sono state segnalate interruzioni di corrente anche in diverse città di Gozo, tra cui Nadur, Marsalforn e Xagħra.

“Sto cercando di dormire senza elettricità per la terza notte consecutiva. È insopportabile”, ha dichiarato un lettore del Times of Malta a Rabat.

Un altro lettore di Swieqi ha raccontato di aver perso la corrente alle 23.30 e di non averla ancora recuperata alle 9 di venerdì. È stata la seconda notte intera senza elettricità, dopo un blackout di 14 ore tra giovedì e venerdì.

Una pubblicazione di Enemalta indica che alle 9 di stamani la corrente era assente a Rabat, Dingli, Mdina e Ta’ Qali, nell’intera zona di Cottonera e in una piccola parte del quartiere di Ta’ Giorni a San Giuliano.

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Secondo l’Enemalta, per sabato è prevista una sola interruzione dell’energia elettrica: la manutenzione programmata di alcune strade tra le 8.00 e le 17.00.

Oggi è il sesto giorno consecutivo di ripetute interruzioni di corrente, con il sistema di distribuzione dell’Enemalta che ha ceduto sotto la pressione dell’alta domanda e dell’impennata delle temperature.

Le ripetute e prolungate interruzioni di corrente hanno costretto le aziende a chiudere o a chiudere i battenti e hanno portato le persone a dormire all’aperto o in auto con il motore acceso per far fronte al caldo.

I danni economici continuano

“Abbiamo dovuto mangiare a lume di candela”, ha raccontato a Times of Malta un commensale di un ristorante di Rabat. “Il personale era molto turbato, perché nel giro di 15 minuti tutti hanno iniziato a pagare e ad andarsene”.

L’amministratore delegato di Enemalta, Jonathan Cardona, ha dichiarato ieri pomeriggio che l’azienda ha lavorato con ingegneri che fanno turni a rotazione per assicurare che le riparazioni continuino durante il giorno e la notte.

Cardona ha detto che la situazione sembra “migliorare“.

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L’agenzia ha incolpato le alte temperature per il danneggiamento dei suoi cavi sotterranei, insistendo sul fatto che, nonostante la domanda di elettricità abbia raggiunto il record nazionale di oltre 600 megawatt, il Paese può attingere fino a 800 megawatt di fornitura energetica in caso di necessità.