La commissione ecclesiastica segnala alla polizia tre casi di abusi su minori

Il capo della Commissione per la Salvaguardia Mark Pellicano (al centro), alla conferenza stampa. Foto: Jonathan Borg.

L’anno scorso la Commissione per la salvaguardia della Chiesa ha deferito alla polizia tre casi di abusi su minori.

Nel suo rapporto annuale, la commissione ha dichiarato che dei 26 casi conclusi nel 2023, ha confermato otto denunce di abuso, quattro delle quali riguardavano minori.

Dei quattro casi accertati riguardanti minori, due riguardavano denunce di abusi sessuali da parte di sacerdoti diocesani.

Un ecclesiastico è stato deferito alla polizia, mentre la vittima dell’altro caso, che era adulta al momento della denuncia, ha deciso di non denunciare il caso alla polizia, nonostante l’offerta di assistenza da parte della Commissione di tutela.

In entrambi i casi è stata raccomandata la restrizione dal ministero pubblico.

Gli altri due casi riguardavano “laici” impiegati dalla Chiesa. Uno dei casi riguardava abusi sessuali, mentre l’altro molestie sessuali. Entrambi i casi sono stati denunciati alla polizia.

Nel corso di una conferenza stampa, Mark Pellicano, che dirige la commissione, non ha chiarito se i tre casi segnalati alla polizia siano stati perseguiti.

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Pellicano ha detto che un rinvio alla polizia non significa necessariamente che ci sia un caso penale di cui rispondere.

Ha detto che il lavoro della commissione non consiste solo nell’indagare sulle accuse di abuso, ma anche nell’offrire sostegno alle vittime a livello psicosociale.

Negli altri quattro casi che coinvolgevano adulti vulnerabili, due dei soggetti delle denunce sono stati descritti come “religiosi”, cioè suore o sacerdoti, mentre gli altri due erano laici.

In tutti e quattro i casi è stata raccomandata la restrizione dal ministero pubblico, ma la commissione ha dichiarato che non è stato possibile intraprendere ulteriori azioni, poiché in due casi le vittime hanno rifiutato di denunciare il caso alla polizia e negli altri due non è stato commesso alcun reato.

Pellicano ha detto che alcune persone sono semplicemente sollevate dall’essere state ascoltate e non vogliono portare avanti il caso.

Nel 2023, la Commissione ha effettuato controlli su oltre 5.500 persone e ha offerto 22 sessioni di formazione a più di 1.300 membri della Chiesa. Ha inoltre lanciato due campagne di sensibilizzazione.

L’Ufficio per la tutela comprende ora tre team: prevenzione e formazione, assistenza e patrocinio delle vittime e indagini e valutazioni. Pellicano supervisiona l’ufficio e funge da principale collegamento tra le entità della Chiesa, le autorità statutarie e la Commissione di tutela.

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Dal 2022, la Commissione non collabora più con la diocesi di Gozo, che ha istituito una propria Commissione di tutela. Le denunce di problemi di salvaguardia a Gozo sono ora riferite al Vescovo di Gozo o a un suo delegato.

Ulteriori dettagli sono contenuti nel rapporto della Commissione di Salvaguardia 2023, disponibile all’indirizzo safeguarding.mt.