Nel 2022, l’arcidiocesi di Malta ha visto la sua quota nella APS Bank crollare dal 79% a circa il 55%. Ma, sorprendentemente, la Chiesa non ha intenzione di fermarsi qui!
Secondo il segretario amministrativo della Curia, Michael Pace Ross, la Chiesa cattolica prevede di continuare la sua “ritirata” dal settore bancario maltese, riducendo ulteriormente la sua partecipazione. Un colpo di scena inatteso che potrebbe cambiare gli equilibri del sistema finanziario dell’isola! Pace Ross ha svelato che esiste già un accordo tra le diocesi di Malta e Gozo per ridimensionare il coinvolgimento della Chiesa nella banca. Ma cosa c’è dietro a questa mossa? Forse la Chiesa ha in mente ben altro? Le speculazioni non mancano.
Non dimentichiamo che la Chiesa è ancora l’azionista di maggioranza della APS Bank, la stessa banca che è stata coinvolta in trattative bollenti per l’acquisizione di HSBC Malta. Pace Ross ha commentato: “Abbiamo iniziato a ritirarci nel 2022 e vogliamo diluire ulteriormente la nostra partecipazione. Questo è vantaggioso sia dal punto di vista pastorale che finanziario”
. Ma, nonostante l’apparente chiarezza delle sue parole, non ha voluto aggiungere altro, lasciando un alone di mistero sui prossimi passi.
Nel frattempo, nel 2022, APS Bank ha incassato quasi 100 milioni di euro grazie a una spettacolare offerta pubblica iniziale che ha visto la vendita di ben 110 milioni di nuove azioni. Questo ha provocato una drastica riduzione della quota della Chiesa al 55%. Tuttavia, è stato il coinvolgimento di APS nelle trattative con HSBC a scaldare gli animi.
Secondo fonti ben informate, APS e HSBC erano in avanzate negoziazioni per una potenziale acquisizione, dopo che HSBC aveva annunciato di voler rivedere la sua strategia a Malta, lasciando intendere una possibile uscita di scena. Una notizia che ha scosso i mercati! HSBC, infatti, sembra voler concentrare tutte le sue energie in Asia, sacrificando le sue operazioni di retail banking in Europa.
Le trattative tra HSBC e APS, secondo le fonti, erano iniziate già a gennaio 2023. Ma improvvisamente, nel mese di luglio, tutto si è fermato: APS si è ritirata dal tavolo delle negoziazioni, lasciando tutti con il fiato sospeso. Per mesi, nessuno ha sentito parlare di un eventuale accordo, fino a febbraio 2024, quando le due parti hanno ripreso a parlare.
E, con il passare dei mesi, i colloqui si sono fatti sempre più intensi. Ora, sembra che siano stati definiti diversi punti cruciali dell’accordo, tra cui il prezzo e la possibilità che HSBC mantenga una piccola quota nella banca e offra supporto nella fase di transizione. Ma attenzione: non tutti sono convinti.
Il governo maltese, e in particolare il ministro delle finanze Clyde Caruana, non ha ancora dato il suo benestare, spingendo HSBC a trovare un acquirente internazionale per le sue operazioni maltesi. Riusciranno APS e HSBC a trovare un’intesa, o sarà il governo a far saltare tutto?
In tutto questo, la Chiesa mantiene un silenzio assordante, mentre APS non ha confermato né smentito le voci sull’acquisizione, limitandosi a dichiarare che “tutte le sue azioni e transazioni sono guidate dai più alti standard di buon governo e nel rispetto delle obbligazioni regolamentari”
. Un finale ancora tutto da scrivere.
Foto: [Archivio Times Of Malta]