Un secchio di cemento, sospeso da una gru, si abbatte come un fulmine contro la terrazza di un ufficio a San Gwann! Pochi istanti di differenza e qualcuno avrebbe potuto perdere la vita. Chi avrebbe mai immaginato che una normale giornata di lavoro potesse trasformarsi in un incubo di cemento e acciaio?
“Ero senza parole; l’impatto ci ha fatto tremare,” ha raccontato un dipendente dell’ufficio al Times of Malta. “Siamo stati fortunati… spesso le persone si fermano a fumare su quel balcone. Se solo fosse successo in un altro momento, qualcuno sarebbe stato colpito e probabilmente non ce l’avrebbe fatta.”
Ma come se il pericolo non fosse già abbastanza, la reazione degli operai del cantiere ha lasciato tutti sbalorditi. “Ci hanno risposto con arroganza: ‘Perché siete così scioccati, avete paura di morire?’”
ha riferito il dipendente, incredulo per tanta indifferenza.
La scena si è svolta al Capital Business Centre, situato nella zona industriale di San Gwann, un edificio che ormai convive da mesi con i disagi del cantiere confinante. Non è la prima volta che il sito di costruzione crea problemi, ma questa volta la situazione ha superato ogni limite. Il secchio di cemento ha danneggiato il muro della terrazza, scheggiandolo visibilmente.
E non finisce qui: documenti ottenuti dal Times of Malta rivelano che il cantiere è già stato oggetto di interventi da parte dell’Autorità per l’Edilizia e la Costruzione (BCA). Solo lo scorso settembre, la BCA ha emesso un ordine di sospensione dei lavori, poiché il proprietario del cantiere, Tony Spiteri, meglio noto come “Tal-Ħerba”, stava procedendo senza le necessarie autorizzazioni. “I lavori sono stati interrotti il 3 settembre e sono state emesse le sanzioni del caso,” recita il comunicato della BCA. “Il via libera è stato riattivato il 10 settembre, una volta presentata tutta la documentazione richiesta.”
Nonostante l’evidenza, Tony Spiteri nega tutto. “È completamente falso che abbiamo colpito il parapetto del palazzo. Se lo avessimo fatto, quel muro sarebbe ridotto in macerie,” ha dichiarato con fermezza.
La storia prende una piega ancora più interessante quando entra in scena Antoine Spiteri, figlio di Tony Spiteri e proprietario del Capital Business Centre. Pur essendo parenti, i due operano in settori diversi. Antoine ha sottolineato che la gru era gestita da un appaltatore indipendente impegnato nel cantiere adiacente. “Stiamo conducendo una revisione approfondita con gli appaltatori per assicurarci che non accada mai più una cosa del genere,” ha assicurato Antoine. “Abbiamo anche verificato la sicurezza della terrazza, che è ora perfettamente agibile per i nostri inquilini.”
La questione è ora nelle mani della BCA, a cui sono state inviate ulteriori domande.
Foto: Facebook
Video: [Archivio Times of Malta]