Connect with us

Malta

L’ultima speranza di Kimberly: la corsa contro la malattia per sua figlia

Published

on

Una giovane madre, un destino crudele e una lotta disperata per la vita. Kimberly Zammit aveva solo 19 anni quando ha ricevuto una diagnosi che ha stravolto la sua esistenza: un raro e aggressivo cancro chiamato rabdomiosarcoma. La notizia è arrivata mentre portava in grembo la sua bambina, Ivy. Ha resistito, ha messo al mondo la piccola, e ha iniziato le cure con la speranza di sconfiggere la malattia. Ma il cancro non ha avuto pietà. Si è diffuso, attaccando il fegato, il pancreas, il braccio e il seno. Ora, a 22 anni, Kimberly si aggrappa all’ultima possibilità che le resta: un trattamento sperimentale in Germania.

“Non voglio morire. Ho una bambina… voglio vivere per vederla crescere” , ha dichiarato con la voce rotta dall’emozione. Sa di non poter combattere da sola e si è affidata alla generosità delle persone. La risposta è stata straordinaria: in poco tempo, grazie alle donazioni, è riuscita a raccogliere 50.000 euro. Un aiuto che le permetterà di coprire i costi del viaggio e dell’alloggio in Germania, dove verrà curata presso il Johann Wolfgang Goethe University Hospital di Francoforte.

Ma la strada è ancora lunga e piena di incognite. A inizio marzo, partirà per il primo ciclo di cure, che durerà una settimana. Poi dovrà tornare, ancora e ancora, senza sapere per quanto tempo. “Non so ancora di preciso quanti soldi serviranno, perché non so per quanto tempo dovrò andare avanti”  ha spiegato.

La sua storia, condivisa sui social da amici e conoscenti, ha toccato il cuore di migliaia di persone. Kimberly non ha mai smesso di lottare. Ha affrontato i trattamenti a Malta, poi nel Regno Unito, ma il tumore ha continuato ad avanzare. Quando ha scoperto che in Germania esiste una clinica privata che utilizza iniezioni sperimentali dal costo di 3.900 euro ciascuna, non ha esitato: avrebbe tentato il tutto per tutto. Il suo medico è al corrente della scelta e la sostiene.

“Questa è la mia ultima speranza”, ha confessato con un filo di voce. E poi, con la forza di una madre che non può arrendersi: “Voglio ringraziare tutti per l’aiuto. Ogni centesimo conta – se non per me, almeno per il bene di mia figlia. Vi sono infinitamente grata”.

Foto e video: Facebook/Kimberly Zammit

Advertisement

Continue Reading