Il primo ministro Robert Abela è stato scagionato dal Commissario per gli standard. Foto d’archivio: Times of Malta
Robert Abela non ha pregiudicato il processo sull’omicidio di Pelin Kaya quando ha detto che i tribunali dovevano inviare un “messaggio forte”, giorni dopo la sua uccisione, ha concluso il commissario per gli standard.
Joseph Azzopardi stava indagando su un rapporto presentato dall’organizzazione degli studenti di legge GħSL, che aveva affermato che i commenti fatti dal primo ministro equivalevano a un’ingerenza nel processo giudiziario.
Parlando nel gennaio 2023, quattro giorni dopo l’uccisione del trentenne da parte di Jeremie Camilleri, Abela aveva detto che i tribunali dovevano inviare “un forte messaggio” sia nell’esame delle richieste di libertà provvisoria che, eventualmente, nelle sentenze.
Secondo l’organizzazione, questi commenti “non solo pregiudicano il caso”, ma superano anche la separazione dei poteri tra il primo ministro e la magistratura.
Nella sua denuncia, il GħSL ha ricordato il caso dell’ex presidente della Corte Suprema Noel Arrigo, che ha visto violato il suo diritto a un processo equo quando l’allora primo ministro Eddie Fenech Adami ha tenuto una conferenza stampa per discutere il suo caso.
Arrigo è stato poi riconosciuto colpevole di aver accettato una tangente per ridurre la pena detentiva di uno spacciatore condannato, finendo in carcere.
Nel suo rapporto, il commissario per gli standard ha respinto questa preoccupazione, affermando che “c’è una grande differenza” tra i commenti di Fenech Adami sul caso Arrigo e quelli di Abela sull’incidente di Pelin Kaya, dato che il primo ha commentato una specifica sentenza emessa dai tribunali.
“La separazione dei poteri non significa che un politico non possa commentare in termini generali sulla giustizia, riflettendo l’opinione pubblica su episodi scioccanti come questo”, ha aggiunto il commissario, archiviando il caso.
Il rapporto è stato pubblicato un giorno dopo che Jeremie Camilleri è stato condannato a 40 anni di carcere per l’omicidio di Kaya, con il giudice che ha dichiarato di ritenere che la sentenza avrebbe dovuto essere più alta.
Il giudice Consuelo Scerri Herrera ha detto di non poter imporre l’ergastolo perché Camilleri si è dichiarato colpevole prima che venisse emesso un atto d’accusa per il caso.
Camilleri si era dichiarato colpevole del crimine, in cui aveva brutalmente investito Kaya con la sua auto mentre stava tornando a casa nelle prime ore del 18 gennaio 2023, poco dopo aver festeggiato il suo compleanno.
Poi è uscito dal veicolo distrutto e ha lanciato pietre contro il corpo di Kaya, prima di essere colpito dalla polizia con il taser.