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Malta

Il ministro respinge le richieste di inchiesta sulla casa di riposo Cospicua

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Il ministro responsabile degli anziani ha respinto le richieste di un’inchiesta sulla costruzione difettosa della casa di riposo Cospicua, insistendo sul fatto che è stata presa la decisione politica di sgomberare la casa e di ristrutturarla.

Il ministro per l’Invecchiamento attivo Jo Etienne Abela ha detto che la casa è stata costruita dai governi laburista e nazionalista “ma questo non è affar mio. Non sono un investigatore, sono il ministro responsabile del settore“.

La casa è balzata agli onori della cronaca di recente, dopo l’annuncio che sarà sottoposta a un’ampia ristrutturazione.

Il ministro dell’Invecchiamento attivo Jo-Etienne Abela interrogato sulla Casa di riposo Cospicua.

All’inizio della settimana, Abela ha dichiarato che il governo deve ricostruire alcune parti della casa a causa di metodi di costruzione errati e del cemento utilizzato per il soffitto.

Mentre sia l’europarlamentare laburista Alfred Sant che l’opposizione hanno chiesto un’inchiesta per determinare chi debba assumersi la responsabilità dei problemi strutturali della casa, Abela ne ha respinto la necessità.

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“Ordinerò un’inchiesta? Sapete che ne ho ordinata qualcuna durante il mio anno di lavoro quando ci sono state lesioni, sparizioni e abusi, ma questa è diversa”, ha detto.

La casa, ha sottolineato Abela, è stata costruita più di 20 anni fa e “grazie a Dio” non ci sono stati feriti o morti.

“È una questione di salute e sicurezza, non possiamo permettere che i cittadini del nostro Paese ricevano un servizio a cinque stelle in una parte del Paese e un servizio di livello inferiore a Cottonera”

La prima pietra della casa è stata posta da Sant nel febbraio 1997, quando era Primo Ministro. È stata poi inaugurata dal Primo Ministro Eddie Fenech Adami nel dicembre 1999.

 Abela ha dichiarato che la decisione di trasferire i residenti entro il 20 giugno è stata presa per motivi di sicurezza.

“Non voglio che nessuno si faccia male o peggio. Mi sono impegnato a liberare il posto entro il 30 giugno. Oltre quella data, non mi assumerò alcuna responsabilità per eventuali lesioni in quella casa”

I residenti hanno espresso la loro rabbia appendendo al balcone lenzuola con scritte come “non ce ne andiamo da qui” e “gli anziani non sono usa e getta”.

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