Il muro verde alla Corradino Industrial Estate è ormai un triste spettacolo di piante secche e appassite, diventato marrone sotto gli occhi di tutti. Il Partito Nazionale ha chiesto un’indagine immediata su questo clamoroso fallimento, denunciando come i tre muri verdi siano stati lasciati morire, nonostante siano costati ben 600.000 euro ai contribuenti maltesi.
Ma la vera bomba lanciata dall’opposizione è ben più grave: questo progetto non è solo un fallimento tecnico, ma un “grottesco monumento all’ipocrisia del governo”, un perfetto esempio di greenwashing che, dietro una facciata di promesse ambientali, nasconde sprechi e inefficienza. “Chi ha preso queste decisioni scandalose deve essere chiamato a rispondere delle proprie azioni”
, tuonano i portavoce del PN.
A rincarare la dose, una rivelazione shock del Times of Malta
: i giardini verticali di Mosta, Marsa e Corradino saranno presto demoliti. La motivazione? Secondo l’agenzia governativa INDIS, il costo dell’irrigazione superava i benefici ambientali. Un’ammissione che lascia di stucco.
Questi muri, svelati con orgoglio nel 2021 dall’allora ministro dell’economia Silvio Schembri e dall’ex ministro dell’ambiente Aaron Farrugia, oggi si presentano come una scena desolante: le piante sono ormai tutte morte, mentre le varie agenzie governative si accusano a vicenda su chi doveva occuparsi della loro manutenzione.
Per il PN, questo disastro non è solo uno spreco di denaro, ma “un chiaro esempio di incompetenza incredibile e di spreco sfacciato dei soldi pubblici”
. Si parla di cifre da capogiro: il muro verde dell’area industriale di Marsa è costato quasi 306.000 euro, quello di Corradino 163.000 euro e quello a Mosta Technopark ben 128.000 euro.
Ma la domanda più inquietante è: cosa si sarebbe potuto fare con questi fondi? “La vera tragedia di questo disastro è che quei 600.000 euro avrebbero potuto essere investiti in modo più intelligente, come piantare migliaia di alberi” sottolineano i portavoce del PN, Rebekah Borg, Bernice Bonello e Eve Borg Bonello. “Invece, il governo ha gettato al vento risorse preziose in progetti mal concepiti e insostenibili che rimarranno per sempre come monumenti al fallimento del Partito Laburista.”
I muri verdi, al momento dell’inaugurazione, erano composti da quasi 40.000 piante. Tuttavia, una recente visita del Times of Malta ha rivelato un panorama sconfortante: piante secche, muri marroni e strutture già in fase di rimozione. Ancora una volta, il governo è stato accusato di preferire “annunci scintillanti e foto da copertina”
piuttosto che impegnarsi seriamente per garantire progetti davvero sostenibili.
Foto: Matthew Mirabelli, Derek Garden Centre/Facebook