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Malta

I segreti oscuri degli edifici iconici di Malta: cancellati per sempre

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Chateau Bertrand, conosciuto come “La Casa dei Matti”, era una stravaganza architettonica a Ta’ Qali, che ha incontrato un tragico destino durante la Seconda Guerra Mondiale, danneggiata e poi demolita. Ma questa è solo una delle tante storie di edifici iconici di Malta che il tempo e il “progresso” hanno cancellato.

L’arco originale di Fleur de Lys fu “accidentalmente” abbattuto da un veicolo militare durante la guerra, e non fu l’unico. Il bombardamento incessante non risparmiò nemmeno le antiche città portuali come Marsa e Kalkara. In nome della difesa, splendidi edifici come il palazzo Gourgion a Gozo e Chateau Bertrand a Ta’ Qali furono sacrificati.

Il Savoy Hotel, uno dei primi hotel di lusso a Sliema, è un altro esempio di ciò che è stato perso. E il vero progresso nei trasporti e nelle comunicazioni significò la demolizione delle strette porte barocche delle città fortificate. Nessuna delle porte decorate dei cavalieri di Valletta è sopravvissuta.

Anche la storica torre di guardia a Vittoriosa, danneggiata e smantellata durante la guerra, non fu mai ricostruita. Floriana subì un destino simile: Porte des Bombes fu modificata almeno cinque volte, diventando irriconoscibile.

Malta non ha mai abbracciato pienamente l’architettura art nouveau, a differenza di città come Vienna, Praga e Budapest. Tuttavia, Sliema ci provò nei primi anni del ‘900 con edifici raffinati come Casa Said, lo Chalet e il Meadowbank Hotel.

“E dobbiamo misericordiosamente trascurare la ‘collisione accidentale’ di un camion di servizio che distrusse la porta originale di Fleur-de-Lys, che rallentava i veicoli militari pesanti”, scrive l’autore.

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Le attrezzature del Grand Harbour una volta utilizzate per armare e disarmare le navi a vela, ora non esistono più. E quasi tutti gli edifici art nouveau, tranne Balluta Buildings a St Julian’s e la filiale della Lombard Bank in Tower Road, sono stati demoliti per fare spazio a moderni appartamenti con vista mare.

Infine, la chiesa originale di St Ubaldesca a Paola, lo Chalet di Sliema e la cappella militare nei Tigné Barracks, ora convertita in uffici, sono testimonianze di un passato che sembra svanire sotto i colpi del tempo e delle ruspe.

Foto: [Archivio Times Of Malta]