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Malta

grande fratello Malta, somiglianza incredibile: omaggio o plagio a Richard England?

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Un dettaglio ha scatenato il dibattito: la casa del Grande Fratello Malta è praticamente la copia di un’iconica opera di Richard England? La somiglianza è così evidente che persino la nipote dell’architetto, l’artista Christina Darmanin, ha esclamato: “Sembra esattamente la casa in cui sono cresciuta!” .

A notarlo per primo è stato Patrick van Schaik, un appassionato di architettura maltese, che ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram Limestone Jungle, mettendo a confronto gli interni della casa del Grande Fratello Malta con alcune celebri opere di England. Il risultato? Incredibile. Le immagini mostrano somiglianze impressionanti tra il set televisivo e edifici come Ir-Razzett ta’ Sandrina a Mġarr, A Garden for Myriam a St Julian’s e l’Aquasun Lido a Paceville. Ma non è tutto: alcuni dettagli architettonici ricordano anche il centro di fede cristiana Dar il-Ħanin Samaritan  a Santa Venera e la chiesa di San Francesco d’Assisi a Qawra.

Il video di van Schaik non lascia spazio ai dubbi, tanto che la didascalia lancia una provocazione diretta: “Il designer del set di Big Brother Malta è un imitatore di Richard England? La somiglianza è incredibile!”. L’autore del video si definisce “ossessionato” dall’architetto maltese e ha semplicemente voluto esprimere la sua opinione su quella che definisce “un’opera derivativa” . Ma il suo post ha acceso un vero e proprio dibattito.

Tra i primi a intervenire c’è stato il set designer del programma, Carlo Schembri, che insieme al suo studio &Bold ha riconosciuto l’influenza di England, ma ha anche citato altri maestri dell’architettura: “Il nostro studio si radica in England, ma trae ispirazione anche da Barragán e Bofill”. L’obiettivo, spiega Schembri, era creare un ambiente “autenticamente maltese”, capace di fondere colore e modernità con elementi tradizionali. “Il primo e più naturale riferimento è stato Richard England”, ha ammesso, aggiungendo che il suo lavoro ha definito “un linguaggio architettonico maltese contemporaneo, scultoreo, attento alla luce e profondamente connesso ai materiali” .

Ma se da un lato il designer ha riconosciuto l’influenza dell’architetto, dall’altro Richard England non sembra affatto entusiasta di questo “tributo”. Il suo commento è stato tagliente: “L’imitazione è la più grande forma di adulazione quando è fatta bene; altrimenti, è un plagio triste, vano e patetico, che non merita commenti”. E la stoccata finale non lascia spazio a interpretazioni: “Essendo delle brutte copie, preferirei che il mio nome non fosse associato a esse” .

Nonostante queste parole dure, alcuni esperti d’arte e architettura hanno difeso il lavoro del team di Big Brother Malta, sottolineando che il set è chiaramente un omaggio a England e che sarebbe stato opportuno citarlo nei crediti del programma. “Sarebbe stato bello se avessero riconosciuto esplicitamente England come ispirazione per il set, invece di limitarci a un generico riferimento all’estetica mediterranea”, ha commentato un professionista del settore.

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Non è la prima volta che Carlo Schembri si trova coinvolto in polemiche simili. Già nel 2009, il restyling di Piazza San Giorgio a La Valletta aveva sollevato accuse di plagio. England aveva criticato duramente il progetto, lamentandosi del fatto che fosse stato affidato a “interior designers” , mentre l’architetto Conrad Thake aveva parlato apertamente di appropriazione non autorizzata.

Per quanto riguarda il set del Grande Fratello Malta , il dibattito resta aperto: è un omaggio o una semplice scorciatoia creativa? Il simbolo dell’occhio, presente in tutta Malta – dai luzzi agli amuleti – è stato scelto come filo conduttore del design, ma il quesito rimane: l’ispirazione dichiarata è sufficiente o si tratta di un caso di plagio?

Foto: Matthew Bonanno, Patrick van Schaik, Richard England.

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