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Cronaca

Due fratelli coinvolti in una lite fuori da un club ottengono la libertà su cauzione

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A due fratelli finiti nei guai con la polizia mentre erano in giro per locali lunedì sera è stata concessa la libertà su cauzione, mentre continuano le indagini contro terzi che avrebbero scatenato l’incidente.

Una discussione tra giovani in un club di Iklin si è riversata all’esterno e ha portato a un’aggressione fisica contro uno dei due fratelli, ha spiegato il loro avvocato Arthur Azzopardi in tribunale durante l’udienza di comparizione.

La polizia è stata avvertita del trambusto.

Ma quando gli agenti sono arrivati sul posto, all’esterno del club, è scoppiata una discussione durante la quale uno dei poliziotti è rimasto leggermente ferito.

Gli ispettori Clayton Camilleri e Andrew Agius Bonello hanno spiegato che la discussione all’esterno del club è degenerata in uno scontro fisico intorno alle 22:00. Uno degli agenti del RIU è rimasto leggermente ferito.

Uno degli agenti del RIU è rimasto leggermente ferito e un’auto è stata danneggiata.

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Entrambi i fratelli sono stati arrestati.

In seguito, dopo le colluttazioni avvenute quella sera, hanno deciso di sporgere denuncia alla polizia per le violenze subite.

L’ispettore Camilleri ha confermato che uno dei fratelli ha effettivamente sporto denuncia contro i terzi che avrebbero scatenato la violenza.

La denuncia è stata presentata martedì e le indagini sono ancora in fase iniziale.

Alla luce delle indagini in corso, la corte, presieduta dal magistrato Noel Bartolo, ha accolto la richiesta della difesa, non contestata dall’accusa, di vietare il nome dei fratelli.

I due fratelli si sono dichiarati non colpevoli di aver opposto resistenza agli agenti di polizia, di averli insultati o minacciati, di averne ferito leggermente uno, di non aver obbedito a ordini legittimi e di aver violato la pace pubblica.

Uno dei due è stato accusato separatamente di resistenza a un agente, mentre il fratello è stato accusato di aver danneggiato un’auto.

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La richiesta di libertà provvisoria è stata accolta a fronte di una garanzia personale di 5.000 euro ciascuno, della firma del libretto di cauzione due volte a settimana e di un coprifuoco.

Gli avvocati Arthur Azzopardi e Jacob Magri erano i difensori.