Simon Cutajar aveva postato il suo commento su talk.mt in merito a una conferenza stampa tenuta da Schembri per criticare le proposte del PN per la comunità imprenditoriale.
Alla corte, presieduta dal magistrato Kevan Azzopardi, è stato detto che l’accusato si era scusato privatamente prima dell’udienza.
Il suo avvocato, Ishmael Psaila, ha spiegato che il suo cliente non ha mai avuto intenzione di fare del male.
Oggi ha registrato un’ammissione e ha ripetuto le sue scuse in tribunale.
Nel presentare le argomentazioni sulla punizione, l’avvocato di parte civile Maurice Meli ha sostenuto che un simile comportamento non è accettabile.
Il ministro non era alla ricerca di una punizione esemplare, ma la questione aveva colpito lui e la sua famiglia.
Schembri, che si è unito alla seduta della corte in collegamento video, ha commentato brevemente che un simile commento è stato fatto nel contesto delle elezioni generali dello scorso anno.
Ognuno ha il diritto di fare il proprio lavoro senza sentirsi minacciato, ha detto Schembri.
Alla luce dell’ammissione anticipata dell’imputato e delle sue scuse per tre volte, il tribunale gli ha inflitto una multa di 50 euro.
Anche l’avvocato Stefano Filletti ha assistito la parte civile.