Una ragazza di 17 anni è stata violentata dal suo ex fidanzato, mentre il suo amico di 16 anni è stato picchiato in un’aggressione durata otto ore, perpetrata da una banda di studenti in vacanza a Malta, come quanto appreso dal Tribunale
.
I dettagli del presunto incidente, descritto dall’ispettore dell’accusa come uno dei crimini
più gravi su cui abbia mai indagato, sono stati esposti in Tribunale mercoledì.
L’ispettore John Spiteri ha testimoniato che i due minorenni si sono presentati lunedì all’unità di polizia per le violenze domestiche affermando che sabato sera il ragazzo di 16 anni era stato aggredito al nightclub Gianpula di Żebbug
da una banda di quattro persone.
Il minore e la sua amica 17enne sono stati poi portati in un appartamento a Sliema
dove la ragazza è stata violentata da uno dei ragazzi, di 20 anni, studente di psicologia, nonchè suo ex fidanzato.
Il calvario
sarebbe durato dalle 5 del mattino all’una del pomeriggio e nel frattempo, e anche successivamente, l’altra minorenne sarebbe stata picchiata e aggredita dagli altri quattro studenti, due di 17 anni e gli altri due rispettivamente di 18 e 20 anni.
Tutti e cinque gli accusati hanno dichiarato alla corte di essere nati e vissuti a Bruxelles.
L’ex fidanzato e tre degli altri hanno negato tutte le accuse quando sono comparsi in tribunale. Uno degli accusati, di 17 anni, ha ammesso di aver tentato di ferire
gravemente la sedicenne ed è stato condannato a un anno di carcere, sospeso per tre anni.
Il ventenne ha dichiarato di essere uno studente di psicologia, un altro ha affermato di essere uno studente di giurisprudenza, mentre uno dei diciassettenni ha dichiarato alla Corte di essere un calciatore professionista.
Arrestati all’aeroporto
La Corte ha appreso come la polizia sia riuscita a rintracciare la banda all’aeroporto
dopo che la ragazza ha identificato il suo ex fidanzato e ha confermato agli agenti che gli altri quattro erano suoi coinquilini.
La ragazza era venuta a conoscenza del fatto che i giovani avrebbero dovuto lasciare Malta quello stesso giorno e che il loro volo era previsto per le ore 20.00. Non avendo trovato loro tracce nell’appartamento di Sliema, due ispettori di polizia si sono diretti all’aeroporto, identificando i sospetti attraverso le foto inviate dalla vittima, che ha descritto gli accusati come di carnagione scura
. Tutti e cinque sono stati arrestati all’aeroporto alle ore 19:00 di lunedì.
Oltre all’accusa di stupro, il 20enne è stato accusato di aver trattenuto la vittima contro la sua volontà, di averle procurato lievi ferite, di averla costretta ad attività sessuali, di averla sottoposta ad atti di intimità fisica, di averla profanata e di averle fatto temere la violenza
.
Lui e altri tre, di 18, 20 e 17 anni, sono stati accusati congiuntamente di aver sequestrato illegalmente l’amico di lei, il minore di 16 anni, di averlo ferito gravemente, di avergli fatto temere di subire violenza, di aver condiviso materiale indecente che coinvolgeva la vittima di sesso femminile, di averla insultata e minacciata
, di aver disturbato il quiete dei residenti durante la notte e di altre accuse correlate.
Uno dei 17enni è stato accusato separatamente di aver rubato l’iPhone del ragazzo e di aver tentato di rubare un oggetto di valore pari a circa 1.900 euro.
Tutti si sono dichiarati innocenti, tranne uno dei diciassettenni che ha confessato, solo dopo che la difesa e l’accusa hanno raggiunto un accordo di patteggiamento per cui la punizione non avrebbe comportato una pena detentiva
effettiva.
Ha confermato solo l’accusa di aver tentato di ferire gravemente il ragazzo di 16 anni, dopo aver avuto il tempo di ripensarci e dopo essere stato avvertito dal Tribunale
delle conseguenze di tale affermazione.
Lotta immotivata
Spiteri
ha osservato che si tratta di uno dei crimini più gravi su cui abbia mai indagato. L’unica attenuante nei confronti del diciassettenne era la sua giovane età.
La giustizia non solo deve essere fatta, ma deve riconosciuta
come tale, ha affermato.
“Non possiamo trasmettere il messaggio che è giusto venire a Malta in vacanza e aggredire un altro minorenne in una rissa immotivata in un locale notturno dove si stava divertendo”.
Il magistrato Caroline Farrugia Frendo
ha condannato il 17enne a una pena detentiva di un anno, sospesa per tre anni, e lo ha sottoposto a un ordine restrittivo di tre anni.
Gli avvocati Cynthia Tomasuolo e Joseph Camilleri Azarov, procuratori generali, hanno condotto l’accusa insieme agli ispettori John Spiteri, Omar Zammit e Jonathan Cassar.
Gli avvocati Jose’ Herrera, Franco Debono, Stefano Filletti, Jason Azzopardi, Matthew Xuereb e Gianluca Cappitta
rappresentano i difensori.