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Malta

Cassola non ottiene il seggio al Parlamento europeo nonostante il terzo maggior numero di prime preferenze

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Arnold Cassola interviene durante un dibattito universitario il mese scorso. Foto: Matteo Mirabelli

Arnold Cassola ha perso un seggio al Parlamento europeo, nonostante sia arrivato terzo nei voti di prima preferenza espressi sabato.

Il candidato indipendente ha trascorso la maggior parte della domenica al terzo posto durante il conteggio dei voti, dietro solo all’esponente del PN Roberta Metsola e al suo omologo laburista Alex Agius Saliba.

La storia è però cambiata una volta che i voti di questi pesi massimi e dei candidati eliminati sono stati ridistribuiti. David Casa ha conquistato la maggior parte dei voti di seconda preferenza di Metsola e, con il PN che si è assicurato il terzo seggio, si è scatenata una lotta tra Peter Agius e David Agius, con proiezioni che davano il primo come favorito.

Cassola ha anche perso per poco un seggio a Bruxelles nelle prime elezioni del 2004. Candidato per AD, aveva raccolto 23.000 voti al primo scrutinio, ma alla fine ha mancato di poco l’elezione, nonostante avesse ricevuto il triplo dei voti al primo scrutinio rispetto a David Casa del PN e quasi 8.000 in più rispetto a Louis Grech del PL, entrambi eletti alla fine.

Si è dimesso da AD nel 2019 e questa volta, come candidato indipendente, si è posizionato come scelta alternativa al “duopolio del PLPN”.

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Il suo programma politico si basava sul diritto a un ambiente pulito, a una politica pulita, a una società equa e attenta e a un futuro di speranza per i giovani maltesi.

Cassola si è battuto per l’adesione di Malta all’Unione europea nel 2004, sia a Malta che al Parlamento europeo quando, all’epoca, era segretario generale del Partito Verde Europeo.

Nei giorni precedenti il voto di sabato, Cassola ha attaccato il leader del PN Bernard Grech e altri candidati del PN, che avevano avvertito che un voto per un candidato indipendente avrebbe solo rafforzato il Partito Laburista.

“Un voto per Arnold Cassola è un voto per Arnold Cassola, non un voto per Robert Abela. Queste tattiche sono state usate 25 anni fa, e mettono in luce la paura del PN di fronte all’ascesa degli indipendenti nei sondaggi”.

Ha aggiunto che gli esponenti del PL hanno iniziato a usare la stessa tattica, avvertendo i sostenitori che “Cassola è allineato con il PN”.

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