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Malta

Caso Fenech: il tribunale impone il silenzio totale sui commenti pubblici

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Un colpo di scena che scuote l’intera nazione! Il giudice ha imposto un divieto categorico su tutti i commenti pubblici riguardanti il caso di omicidio di Yorgen Fenech, lasciando molti a bocca aperta. E non è un caso che questa decisione arrivi dopo che “alcuni pensano di poter violare gli ordini della corte impunemente” , come ha dichiarato la giudice. Un messaggio forte e chiaro per chi osa sfidare l’autorità della giustizia!

Tutto è iniziato con i commenti scottanti dell’attivista Manuel Delia su NEWZ.mt, proprio il giorno in cui la giudice Edwina Grima aveva ordinato a Jason Azzopardi, l’avvocato della famiglia Caruana Galizia, di cancellare i suoi post su Facebook relativi a Fenech. Durante quell’udienza preliminare del 5 settembre, la giudice aveva espresso preoccupazione: “nessuno può fare commenti pubblici sulla colpevolezza o meno dell’accusato, che fino a prova contraria è una persona innocente” . Un avvertimento esplicito per evitare di pregiudicare il processo imminente, ma evidentemente non sufficiente per fermare Delia.

Il suo silenzio, però, è stato imposto con la forza: la giudice ha ordinato la rimozione immediata di tutte le dichiarazioni di Delia su NEWZ.mt. Ma non finisce qui: “c’è chi pensa di avere il diritto di dire ciò che vuole senza considerare le gravi conseguenze delle proprie azioni, mascherando il tutto sotto il pretesto della libertà di espressione”, ha tuonato il tribunale, aggiungendo che “tale diritto non deve ostacolare il diritto a un equo processo” .

NEWZ.mt ha dovuto obbedire, rimuovendo l’episodio “Manuel Qal” che conteneva i commenti incriminati, ma lo ha fatto “sotto protesta”. “Stiamo consultando i nostri legali per capire come procedere” , ha annunciato la piattaforma, palesando la sua insoddisfazione verso quella che considerano una limitazione della libertà di stampa.

E non è tutto: la giudice ha citato l’articolo 517 del Codice Penale, decretando che fino alla fine del processo nessuna dichiarazione pubblica, né a favore né contro l’imputato, sarà consentita. “Chiunque violerà quest’ordine verrà giudicato colpevole di oltraggio alla corte” . Un divieto che non lascia spazio a interpretazioni.

Foto: [Times of Malta]

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