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Malta

Bugibba in subbuglio: la protesta che potrebbe cambiare il futuro delle spiagge

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I residenti di St Paul’s Bay sono esasperati, e domenica promettono di far sentire la loro voce in una protesta contro la crescente privatizzazione delle spiagge pubbliche. Al centro di questa battaglia c’è la Perched Beach di Bugibba, diventata ormai il simbolo di una lotta tra cittadini e imprese private che vogliono appropriarsi delle coste. Non si tratta più solo di una spiaggia, ma di un diritto fondamentale che viene eroso giorno dopo giorno.

La manifestazione, prevista per le 17:00, sarà guidata dagli abitanti della zona e supportata da due gruppi di attivisti: Moviment Graffitti e Flimkien għal Ambjent Aħjar (FAA). A dare volto e voce a questa protesta c’è Sandra Gauci, presidente dell’ADPD e consigliera del comune di St Paul’s Bay, che da tempo combatte contro la privatizzazione delle spiagge. “Stiamo perdendo le nostre spiagge, centimetro dopo centimetro. Se non agiamo ora, presto non ci sarà più nulla,” ha dichiarato con passione al Times of Malta. E il suo grido d’allarme non si ferma qui: ha invitato i cittadini di tutte le zone costiere a unirsi nella lotta, perché “la costa appartiene al popolo, non alle imprese private.”

Il messaggio dei residenti è chiaro: questa non è solo una protesta, è una lotta per riprendere ciò che spetta a tutti. “Ciò per cui non combattiamo oggi, lo perderemo domani”  hanno affermato in un comunicato, esortando il pubblico a scendere in piazza e unirsi a loro in questa battaglia contro la privatizzazione.

Ma la storia della Perched Beach non è nuova. Approvata nel 2006 come rifugio sabbioso per i turisti, questa spiaggia ha subito negli anni un’erosione costante del suo carattere pubblico. L’allora Ministro del Turismo, Francis Zammit Dimech, aveva rassicurato i cittadini, scrivendo sul Times of Malta che “ci assicureremo che l’area pubblica rimanga tale: pubblica, per il libero godimento di tutti.”  Tuttavia, con il passare del tempo, i timori dei residenti sono cresciuti, culminando con i recenti piani dell’hotel Dolmen, che hanno riacceso la fiamma della protesta.

I progetti prevedono la costruzione di chioschi, ristoranti e persino pontili lungo il lungomare di Bugibba, alimentando la preoccupazione che il già limitato accesso alla spiaggia venga ulteriormente ridotto. A peggiorare la situazione, l’Autorità per la Pianificazione ha recentemente dato il via libera all’installazione di mobili temporanei e di un bar mobile sulla spiaggia, suscitando indignazione tra i residenti.

Non si tratta solo di accesso limitato. L’Autorità per il Turismo di Malta ha speso più di 900.000 euro per il ripristino della sabbia sulla Perched Beach e a St George’s Bay, ma chi ne trae veramente beneficio? Nel 2017, nonostante l’opposizione del comune, l’Autorità per la Pianificazione ha approvato il controverso sviluppo di un lido e di un tunnel da parte del gruppo DB, riducendo ulteriormente lo spazio pubblico a disposizione dei cittadini.

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Il malcontento non riguarda solo la spiaggia. Questa protesta si inserisce in un quadro più ampio di scontento per lo sviluppo incontrollato a St Paul’s Bay, che secondo i residenti sta distruggendo la qualità della vita nella zona. “Stiamo lasciando i nostri spazi pubblici nelle mani dei costruttori, e tutto ciò che ci resta è polvere, rumore e sporco,”  ha dichiarato Gauci, riflettendo il sentimento diffuso tra i residenti. Questa protesta è solo l’inizio di una battaglia che promette di diventare sempre più accesa.

Foto: residenti di St Paul’s Bay.

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