Un barbagianni(Barbaġann
) che fa parte di un progetto di reintroduzione gestito dalla Federazione per la caccia e la conservazione (FKNK) è stato colpito illegalmente nei giorni scorsi, finendo nel terreno di una scuola, ha dichiarato BirdLife Malta.
L’uccello ferito – con una ferita da arma da fuoco all’ala destra – è stato trovato presso la St Dorothy’s School di Żebbuġ e consegnato a BirdLife Malta lunedì.
L’uccello ha un anello sulla zampa sinistra con i dati “024-BORP”. La lettura dell’anello evidenzia il fatto che si tratta di un progetto della FKNK, con le lettere BORP che stanno per “Barn Owl Reintroduction project” (progetto di reintroduzione del barbagianni), ha dichiarato BirdLife.
Video pubblicato da BirdLife.
“Questo progetto di reintroduzione guidato dalla FKNK dal 2018 è finanziato dal governo attraverso la Wild Birds Regulation Unit (WBRU), e il suo obiettivo è quello di ristabilire la specie che è stata sterminata dalla caccia illegale nel corso degli anni. Fino agli anni Ottanta diverse coppie di barbagianni si riproducevano regolarmente a Malta e Gozo”, ha sottolineato il gruppo ornitologico.
I barbagianni vengono allevati e cresciuti in cattività in una struttura a Buskett prima di essere rilasciati in natura, dove si spera che si riproducano nuovamente in tutte le isole maltesi.
“Purtroppo per questo particolare uccello, questa opportunità è stata interrotta a causa della caccia illegale che – come chiaramente dimostrato da questo incidente – continua ad essere dilagante e indiscriminata, con i cacciatori che prendono di mira tutto ciò che vola, soprattutto durante le stagioni di caccia aperte come quella in corso, che durerà fino alla fine di gennaio 2024”, ha dichiarato BirdLife.
“Questo incidente, che è solo una parte della punta dell’iceberg di ciò che accade con la caccia illegale a Malta, ci ricorda quanto sia distruttiva la caccia e quanto siamo andati indietro nel tempo quando anche gli sforzi della lobby della caccia per rendere più ecologiche le attività dei cacciatori vengono macchiati di rosso sangue, letteralmente dai cacciatori stessi. Questo è ben lontano dalla vera conservazione!” ha dichiarato Mark Sultana, direttore generale di BirdLife Malta.