L’Autorità di Pianificazione ha rivisto le linee guida per i crematori autonomi per ridurre l’uso del suolo.
Le nuove linee guida mirano a fornire direttive più chiare, in particolare per quanto riguarda la specificazione delle aree di ricerca sulla mappa fornita. L’area di ricerca, fissata a 1,5 km, è stata ora ridotta a 1 km dalle principali zone urbane, limitando così la quantità di terreno disponibile per lo sviluppo dei crematori e riducendo al minimo l’uso del suolo. L’area di ricerca a Gozo è rimasta invariata.
Un altro cambiamento importante dal punto di vista ambientale è l’inclusione di criteri più completi per quanto riguarda i luoghi non adatti allo sviluppo di crematori in tutte le isole maltesi. Questo riduce di fatto il numero di aree potenziali per i crematori autonomi, mitigando in ultima analisi l’impatto dell’uso del territorio.
La prima bozza della politica stabiliva che se un crematorio cessava le sue attività, qualsiasi cambiamento nell’uso del suolo era severamente vietato, a meno che non comportasse il ripristino del sito in uno stato naturale accettabile dal punto di vista ambientale. La nuova politica aggiornata va oltre, stabilendo che se un crematorio rimane inutilizzato per tre anni consecutivi, ci sarà l’obbligo di rimuovere tutti gli edifici e le strutture associate, comprese le attrezzature, ripristinando il terreno in uno stato accettabile dal punto di vista ambientale.
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