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Pasqua italiana, il menu tipico della tradizione

La cucina italiana è da sempre attenta alla tradizione, alla cura degli alimenti ed alla loro preparazione. Tale meticolosità cresce durante le festività in cui, ciascuno si appresta alla preparazione di piatti tipici tramandati di famiglia in famiglia, i quali saranno poi protagonisti dei giorni in cui ci si ritroverà a festeggiare.

In occasione della Pasqua vediamo quali sono i piatti che, per la maggiore, ricoprono ogni anno le tavole degli italiani.

Il Casatiello

Rustico tipico della tradizione napoletana con un importante valore simbolico, ossia, festeggia la resurrezione di Cristo. L’impasto si ottiene dalla pasta del pane fatta con, farina, acqua e “criscito” – il lievito – prende poi la forma di una grande ciambella che viene farcita con salumi, uova, formaggi e strutturo, venendo poi infornata.

Pasta all’uovo fatta in casa

Una ricetta semplice ma colma di storia che si fa ampiamente largo nella maggiorparte delle regioni italiane. Utilizzata in Emilia per la preparazione dei tortellini, lasagne e tagliatelle. Così come viene anche impiegata per la realizzazione degli agnolotti del Plin in Piemonte.

Agnello

Un altro piatto tipico, non sempre gradito da tutti, specialmente per chi è contro la macellazione degli agnelli ancora in tenera età. La sua preparazione nel periodo pasquale si lega fortemente alla tradizione cristiana, poichè per i credenti si collega a forti simbologie religiose.

Torta pasqualina

È una torta salata tipica della cucina pasquale ligure, preparata con una speciale pasta sfoglia e farcita con spinaci, carciofi, ricotta, uova e formaggio. Originaria della città di Genova, veniva tipicamente farcita con l’introvabile “prescinsêua“, una cagliata fresca simile alla ricotta, ormai reperibile unicamente solo sul territorio ligure. La storia vuole che i cuochi preparassero la Torta pasqualina con 33 strati di pasta sfoglia, in onore degli anni di Cristo.

Pastiera napoletana

Dolce tipico della tradizione partenopea, uno spettacolo per occhi e per il palato, apprezzata ovunque per il suo gusto così unico e semplice. Preparata con ricotta, grano e uova, in aggiunta canditi e gocce di cioccolato per i più golosi, si comincia a preparare il giovedì santo in vista della domenica di Pasqua. Una ricetta che si lega alla leggenda della sirena Partenope, che avrebbe mischiato gli ingredienti portati a lei in dono, dalle sette fanciulle più belle dei villaggi adiacenti al Golfo di Napoli, luogo in cui secondo la leggenda avrebbe scelto di abitare, facendo così sorgere Napoli.

La ricetta si lega ad un ulteriore leggenda, quella delle mogli dei pescatori napoletani, che lasciarono sulla spiaggia in dono al mare gli ingredienti, affinché i loro mariti potessero ritornare sani e salvi. La mattina le donne scoprirono felicemente, non solo che i pescatori avevano fatto ritorno ma, che il mare per ringraziarle della loro generosità, aveva mescolato gli ingredienti creando un dolce tutto per loro – la Pastiera.

Tradizione e cultura

Questi piatti raccontano la storia di un popolo strettamente legato alle proprie tradizioni, tanto da tramandare nel tempo ricette fortemente legate alla cultura di ciascun territorio, ognuno dei quali dimostra di tenere moltissimo alla propria memoria storica culinaria.

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