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Università italiane: 51.753 posti disponibili per percorsi abilitanti dei docenti

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Il panorama dell’istruzione in Italia si arricchisce di nuove opportunità per la formazione dei docenti, con la definizione dei posti disponibili per i percorsi abilitanti per l’anno accademico 2023-2024. Sono ben 51.753 i posti resi accessibili grazie al decreto firmato dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Questi percorsi, rivolti agli aspiranti docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, sia delle istituzioni universitarie che AFAM, rappresentano un passo fondamentale verso l’elevazione della qualità dell’insegnamento nel Paese.

Una delle novità più rilevanti è la definizione di una quota di posti riservata, pari al 45%, per coloro che vantano una specifica anzianità di servizio nell’insegnamento. Questa quota, attentamente ponderata, mira a valorizzare l’esperienza maturata sul campo, garantendo al contempo opportunità di accesso anche ai nuovi talenti.

Inoltre, il decreto prevede una particolare attenzione verso i titolari di contratti di docenza nei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, destinando loro il 5% dei posti riservati.

La distribuzione dei posti tiene conto del fabbisogno espresso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito su base regionale e per classe di concorso, nonché dell’offerta formativa presentata dalle istituzioni universitarie e AFAM. In caso di Centri costituiti da più Università o Istituzioni AFAM, spetta alla istituzione capofila la ripartizione dei posti tra le Istituzioni aggregate, assicurando una gestione equa e trasparente delle risorse.

Un’altra importante apertura è rappresentata dalla possibilità di frequentare contemporaneamente i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale con l’ottavo ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico. Questo consentirà agli aspiranti docenti di arricchire il proprio bagaglio formativo, garantendo al contempo una maggiore flessibilità nell’organizzazione degli studi.

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I decreti firmati dal Ministro Bernini danno seguito all’avviso di febbraio scorso, in cui veniva reso noto l’elenco dei percorsi autorizzati per ciascun ateneo e istituzione AFAM. Attualmente, è in fase di conclusione la procedura di accreditamento dei corsi di formazione per quelle classi di concorso per le quali non era stata registrata un’offerta formativa nella fase iniziale.

In un contesto in cui la qualità dell’istruzione è fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, l’impegno del Ministero dell’Università e della Ricerca nel garantire l’accesso a percorsi formativi di alto livello è un segnale positivo per il futuro della nostra educazione.