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Il MASE autorizza l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia

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In un’epoca in cui la transizione energetica è una priorità globale, un passo significativo è stato compiuto con l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per Elmed, l’ambizioso progetto di interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia. Questo progetto, realizzato da Terna e STEG, il gestore della rete tunisina, promette di aprire nuove strade per ottimizzare l’uso delle risorse energetiche tra Europa e Nord Africa.

Con un investimento complessivo stimato intorno agli 850 milioni di euro, di cui 307 milioni provenienti dalla Commissione europea tramite il programma di finanziamento “Connecting Europe Facility” (CEF), Elmed non solo segna un importante passo avanti nella collaborazione internazionale, ma promette di diventare un pilastro fondamentale nella rete energetica transcontinentale.

Il progetto, che sarà il primo del suo genere a connettere l’Europa con il Nord Africa, prevede la costruzione di un elettrodotto di circa 220 km di lunghezza, la maggior parte dei quali attraverso cavi sottomarini. Il collegamento in corrente continua da 600 MW raggiungerà una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia, creando così un ponte vitale tra i due continenti.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha sottolineato l’importanza strategica di questo progetto nel contesto dei crescenti obiettivi di transizione energetica del Paese. “L’autorizzazione della nuova interconnessione tra Italia e Tunisia, oltre ad essere un importante traguardo all’interno degli obiettivi sfidanti di transizione energetica fissati nel PNIEC, consentirà al Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di ‘hub’ elettrico in Europa e nell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale”, ha dichiarato.

Parallelamente, Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, ha enfatizzato il ruolo cruciale delle reti interconnesse nel garantire un sistema elettrico sicuro e sostenibile. “Elmed è uno dei progetti più significativi del Piano Industriale 2024-2028 di Terna”, ha affermato. “Una volta in esercizio, l’opera darà un rilevante contributo al percorso di decarbonizzazione del sistema. In tal senso, le interconnessioni rappresentano uno strumento necessario per incrementare il livello di indipendenza energetica del nostro Paese e per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico.”

Anche le autorità locali sono entusiaste dell’impatto potenziale di Elmed. Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato il ruolo di primo piano che la Sicilia ha avuto nel processo, sottolineando le opportunità economiche che potrebbero derivare dall’essere un hub energetico strategico.

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L’approvazione di Elmed rappresenta un importante risultato nel quadro del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), evidenziando l’impegno dell’Italia nel migliorare l’integrazione energetica tra l’UE e i Paesi Nord Africani. Inoltre, il progetto promette di favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, aprendo la strada a una collaborazione più stretta e duratura tra le nazioni coinvolte.

Il finanziamento di parte dell’investimento da parte della Commissione europea attraverso il programma CEF è un altro segno tangibile dell’impegno dell’UE verso la cooperazione transfrontaliera nell’ambito energetico. È anche degno di nota il fatto che questo sia il primo progetto finanziato dall’UE in cui uno dei paesi coinvolti non fa parte dell’Unione, evidenziando l’importanza strategica di Elmed a livello internazionale.

Con l’autorizzazione ufficiale in mano, l’avvio dei lavori per la realizzazione di Elmed segna una nuova era di cooperazione e progresso nell’ambito energetico, promettendo benefici tangibili sia per l’Italia che per la Tunisia e aprendo la strada a ulteriori collaborazioni transcontinentali nel settore.