Una lezione per l’Europa: il rifiuto dell’estrema destra in Francia segna una svolta e apre nuove opportunità per il centro.
L’eurodeputato Sandro Gozi, esponente di Renew Europe, analizza il recente esito elettorale in Francia, evidenziando come i francesi abbiano decisamente respinto l’estrema destra. Questo risultato, definito da Gozi una “bellissima lezione per l’Europa”, è stato possibile grazie a una campagna elettorale efficace delle forze democratiche, che sono riuscite a smascherare le debolezze del programma del Rassemblement National. La proposta politica di Marine Le Pen, con la sua distinzione tra francesi e binazionali, l’incompatibilità con l’Europa e le riforme economiche inattuabili, ha spaventato gli elettori.
L’elevata partecipazione al voto, mai così alta al secondo turno dal 1981 con un’affluenza del 70%, dimostra come l’istinto democratico abbia prevalso. Nonostante Mélenchon abbia dichiarato di aver salvato la Repubblica, Gozi sottolinea come lui stesso si sia escluso dalla maggioranza, e anche Macron non avrebbe potuto andare oltre la desistenza. Il programma di Mélenchon, giudicato irrealistico e costosissimo, presenta enormi differenze culturali e politiche rispetto agli altri partiti democratici.
Il nuovo Parlamento francese, composto da tre blocchi, richiederà la collaborazione tra due di essi, poiché nessuno ha ottenuto la maggioranza assoluta. Gozi prevede una cooperazione che includa Place Publique di Glucksmann e i repubblicani, facendo emergere una Francia più parlamentare. L’ultimo tassello, secondo Gozi, sarà la necessità per le forze politiche anti-Le Pen di collaborare, come già avviene nel Parlamento europeo.
Macron ha vinto la sua scommessa: nessun presidente, dopo sette anni al potere, aveva mai ottenuto tali risultati. Se le proiezioni saranno confermate, Ensemble avrà 150 parlamentari, dimostrando che la notizia della morte del macronismo era grandemente esagerata.
Gozi offre anche una lezione per l’Italia, sottolineando che l’estrema destra non è imbattibile. Tuttavia, avverte che le forze di centro, come Forza Italia, non devono seguire Giorgia Meloni. Il centro in Italia, sebbene attualmente debole, ha uno spazio importante se cambiano protagonisti e atteggiamenti. Nei Paesi del G7, vincono gli europeisti, un segnale positivo anche in vista delle prossime elezioni americane.