In questi giorni si è tornato a parlare del disastro del ponte Morandi di Genova, che con il suo crollo ha provocando 43 morti e 566 sfollati, in questi giorni se ne parla per un mistero che si aggira attorno ad un camion frigorifero giallo
coinvolto nel crollo.
A quanto pare il camion, rimasto fermo poichè sequestrato dalle autorità, è rimasto più di un mese nel deposito di Genova-Bolzaneto
come tutti i veicoli coinvolti nel crollo.
Ma perchè a distanza di quattroanni è diventato così importante questo camion frigorifero giallo? La risposta è arrivata da una intercettazione dei Carabinieri di Reggio Calabria.
Queste le parole del boss Francesco Benito Palaia intercettate dai carabinieri boss di Rosarno del clan Bellocco, mentre parlava con un affiliato, Rosario Caminiti
.
Dalle intercettazione degli inquirenti è emerso così che al boss Palaia interessava molto il contenuto del camion, che conteneva 900 chili di hashish
, ben nascosti. A quanto pare la sostanza era «gestiti» dalla ’ndrangheta e destinati alla malavita del Napoletano.
Questa situazione è saltata fuori da un’altra indagine in corso che l’altro ieri ha visto l’arresto di 76 persone tra Brescia e Reggio Calabria, di cui 48 in carcere.
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Adesso negli interrogatori gli inquirenti dovranno stabilire se la droga è stata recuperata, a chi fosse diretta e soprattutto il motivo per cui non è stata informata la Gdf che per 4 anni ha indagato sul crollo e su Autostrade. «Non sappiamo nulla», assicura Nicola Piacente
, procuratore capo di Genova.