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Malta

“Allarme social a Malta: adolescenti sempre più dipendenti, ragazze le più colpite”

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Gli adolescenti maltesi sono in pericolo! Una nuova ricerca internazionale ha rivelato che i giovani di Malta si collocano al secondo posto su 44 paesi per un utilizzo dei social media paragonabile a una dipendenza, con le ragazze a rischio ancora maggiore rispetto ai ragazzi. Questa è una vera emergenza: quasi uno su quattro adolescenti maltesi, tra gli 11 e i 15 anni, mostra un comportamento addictive  nei confronti dei social media, e il dato è ancora più preoccupante se si guarda alle ragazze.

A Malta, ben il 28% delle ragazze di 13 anni e il 24% di quelle di 15 anni sono state identificate come utilizzatrici problematiche dei social media, mentre i numeri tra i ragazzi sono leggermente inferiori: 14% e 13% rispettivamente. Ma attenzione, anche i più piccoli non sono immuni! Tra gli undicenni, il 18% delle ragazze e l’11% dei ragazzi mostrano segni di utilizzo problematico. Questo fenomeno è allarmante e sembra crescere con l’età.

Non è tutto: lo studio ha rivelato che i giovani maltesi sono in cima alla classifica su 13 paesi per il rischio di gaming problematico, con i ragazzi maggiormente esposti a questa dipendenza digitale. Questo studio, chiamato Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) , ha coinvolto oltre 280.000 bambini tra il 2021 e il 2022, in 44 paesi tra Europa, Asia Centrale e Canada, dipingendo un quadro inquietante sul futuro delle nostre nuove generazioni.

Realizzato ogni quattro anni in collaborazione con l’OMS, questo sondaggio massiccio ha confermato che le ragazze tendono a usare i social media più frequentemente dei ragazzi per mantenere i contatti con gli amici. Ma attenzione: l’uso problematico dei social media è più diffuso tra le ragazze e la differenza di genere cresce con l’età . Al contrario, i ragazzi si dedicano di più ai videogiochi, mentre le ragazze sono spesso non giocatrici.

Per dare un’idea della gravità della situazione, Malta è al secondo posto tra 44 nazioni per l’uso problematico dei social media tra gli adolescenti.

COSA DICONO I DATI?

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Agli adolescenti è stato chiesto con chi interagivano sui social media e quanto frequentemente. Gli scenari sono vari: dagli amici stretti ai conoscenti di un gruppo più ampio, fino a persone incontrate online e altre come insegnanti o familiari. È stato poi esaminato l’uso problematico, chiedendo ai giovani di rispondere a un questionario su sintomi addictive , con categorie che vanno dagli utenti non attivi fino agli utenti problematici.

I risultati? Incredibili. In Malta, il 18% degli adolescenti rientra nella categoria problematic users . Inoltre, tra gli undicenni, il 46% delle ragazze e il 41% dei ragazzi sono costantemente in contatto online con gli amici, percentuale che sale al 55% e 44% per i tredicenni.

UN PROBLEMA CHE RIGUARDA TUTTI

Romania e Malta guidano questa triste classifica con un 22% e un 18% di adolescenti che mostrano sintomi di uso problematico dei social media. I Paesi Bassi si trovano all’estremo opposto, con solo il 5% di adolescenti coinvolti. “L’uso intenso dei social media non è sempre negativo, ma l’uso problematico è associato a gravi conseguenze mentali, sociali e fisiche” si legge nel rapporto. “Questo aumento mette a rischio sempre più adolescenti, con impatti negativi sulla vita sociale, scolastica ed emotiva.” .

ALLARME GAMING

Per quanto riguarda il gaming, la situazione non è meno allarmante. I ragazzi maltesi sono quelli più a rischio di sviluppare un comportamento di gaming problematico tra i 13 paesi esaminati. Su scala globale, un terzo degli adolescenti gioca ogni giorno, e un quinto passa almeno quattro ore al giorno davanti ai videogiochi. A Malta, il 19% dei giovani è a rischio di gaming problematico, più di qualsiasi altro paese esaminato.

IL LATO POSITIVO?

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Ma non è tutto negativo. Lo studio ha anche evidenziato che i giovani che utilizzano i social media in modo pesante ma non problematico godono di maggiore supporto tra pari e di legami sociali più forti. La Dott.ssa Natasha Azzopardi-Muscat dell’OMS ha commentato: “Questo studio mostra le potenzialità ma anche i rischi del coinvolgimento digitale per i nostri giovani. È fondamentale educarli e proteggerli affinché possano navigare in sicurezza nel mondo digitale.” .

AZIONI IMMEDIATE NECESSARIE

I risultati offrono una chiara direzione per i decisori politici e gli educatori: investire in un ambiente scolastico sano che includa l’educazione alla competenza digitale, potenziare i servizi di salute mentale, promuovere il dialogo aperto e responsabilizzare le piattaforme online sono passi cruciali per affrontare questa emergenza.

UNA SFIDA PER I GENITORI

Per i genitori, controllare l’uso dei social media dei figli è diventato un vero incubo. Le piattaforme cambiano velocemente e la società mette pressione: come affrontare questa sfida? Se hai un’opinione o un’esperienza da condividere, contatta claudia.calleja@timesofmalta.com .

Foto: Shutterstock

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