David Fabri
Gli anni formativi del diritto societario, 1844-1856
Questo articolo esamina il modello della società a responsabilità limitata, oggi disciplinato dal Companies Act del 1995, e ne traccia brevemente le origini legislative dirette.
Si possono rintracciare forme di società di persone in quelle società antiche che consentivano ai loro cittadini di contrarre e di esercitare il commercio. Non ci vuole molta immaginazione per capire che queste società antiche hanno probabilmente individuato rapidamente il potenziale vantaggio di avere persone che si uniscono per portare avanti un’attività o una particolare transazione.
L’inclinazione ad agire di concerto e a mettere in comune le risorse è testimoniata non solo dal diritto e dalla prassi romana e greca, ma può essere fatta risalire a epoche precedenti. Il nostro modello societario ha un pedigree meno imponente e arcaico, e le sue origini risalgono solo alla prima parte del XIX secolo.
Il diritto societario maltese moderno ha una storia relativamente breve, a partire dall’Ordinanza sulle società commerciali del 1962, che era un prodotto in gran parte nazionale. Sebbene sia stata espressamente modellata sul Consolidated Companies Act inglese del 1948, non si trattava di una semplice copia.
È stata presa la decisione strategica e politica di far seguire al diritto societario maltese quello inglese, eliminando i tradizionali legami giuridici e le analogie culturali con il diritto e la prassi continentali. Queste ultime spesso imponevano una procedura formale, macchinosa e dispendiosa in termini di tempo, che comprendeva un atto notarile e l’approvazione da parte del Tribunale commerciale.
I redattori maltesi erano intenzionati a promuovere un uso più esteso della società a responsabilità limitata. Questo veicolo societario è cresciuto fino a diventare di gran lunga la forma più comune e popolare di fare affari oggi e il motore dell’economia locale. La società maltese è facile e poco costosa da costituire ed è un meccanismo flessibile e resistente per un elenco infinito di attività e scopi.
Lo stesso modello esiste più o meno in molti Paesi del Commonwealth, come l’Australia, il Canada e la Nuova Zelanda, che hanno adottato i principi e i concetti del diritto societario inglese nelle loro leggi nazionali.
Due leggi possono a buon diritto rivendicare di rappresentare gli anni formativi del modello inglese di società a responsabilità limitata, successivamente mutuato anche dall’Ordinanza del 1962 e dal Companies Act del 1995. Si tratta delle due leggi sulle società per azioni del 1844 e del 1856, elementi essenziali che incorporano diverse caratteristiche ingegnose e creative, molte delle quali sopravvivono ancora oggi. Dobbiamo molto ai loro ingegnosi redattori. Ci furono altre leggi, ma il loro impatto fu relativamente minore.
La legge sulle società per azioni del 1844
Questa legge pionieristica del 1844 istituì il Registro delle Società per Azioni e aprì le società a tutti tramite la registrazione e la pubblicazione dei documenti societari. Le società non erano più limitate a pochi privilegiati, in grado di ottenere carte reali e atti parlamentari.
Tuttavia, forse rivelando l’iniziale esitazione e incertezza nei confronti di queste nuove misure, la legge impose una macchinosa procedura di registrazione obbligatoria che consisteva in due fasi: la prima, una registrazione provvisoria per alcuni scopi designati, seguita da una seconda fase al termine della quale la registrazione diventava definitiva.
La legge sulle società per azioni del 1856
La legge del 1856 consolidò ulteriormente le basi del moderno diritto societario, abbandonando la macchinosa procedura di registrazione in due fasi e rendendo la registrazione una procedura semplice, economica e diretta che prevedeva il pagamento di una piccola tassa.
La procedura prevedeva inoltre la registrazione di un semplice documento legale chiamato “memorandum”. Le società potevano anche registrare un regolamento interno noto come “statuto”, oppure adottare una serie di modelli di statuto opportunamente definiti per la prima volta nella legge stessa. Questa legge offriva inoltre agli azionisti l’enorme vantaggio della responsabilità limitata, un passo molto controverso per l’epoca. D’ora in poi, la parola “limitata” doveva essere aggiunta al nome della società come avvertimento per i terzi.
Al termine del processo di registrazione, il Conservatore dei Registri rilasciava un certificato di costituzione, con il quale la nuova società – che ora godeva di una personalità giuridica distinta – poteva iniziare a operare. Inizialmente la responsabilità limitata non si estendeva alle società bancarie e assicurative.
Punti conclusivi
Le società erano il prodotto e lo strumento del liberismo economico e del laissez-faire. Il diritto societario consentiva la costituzione di società e conferiva loro una personalità giuridica distinta attraverso lo strumento della registrazione, che garantiva chiarezza, certezza e continuità.
Le prime società erano note come “società per azioni”, di solito imprese molto grandi che svolgevano attività importanti e rischiose come la navigazione, il commercio internazionale e la costruzione di canali. In seguito, il termine fu cambiato in “società”. Iniziarono a nascere anche società più piccole e l’originario Registrar of Joint Stock Companies fu infine rinominato Registrar of Companies.
Il diritto societario fa parte del diritto pubblico e il Conservatore rappresenta lo Stato. Oggi il Registrar esercita diversi poteri e controlli che avrebbero sorpreso molto i redattori originali inglesi.
David Fabri LL.D., Ph.D. (Melit.) esercita la professione di avvocato in diritto societario dal 1980 e tiene conferenze e scritti sull’argomento dal 1994. Il suo libro Studies in Maltese Company Law sarà pubblicato prossimamente. Negli ultimi 20 anni ha organizzato una conferenza annuale sul diritto societario con la Camera degli Avvocati.