Negli ultimi giorni, il mondo della tecnologia ha scatenato una tempesta senza precedenti. Elon Musk, il visionario imprenditore dietro Tesla e SpaceX, ha fatto tremare le fondamenta della politica europea. Come? Con una dichiarazione che ha lasciato tutti senza fiato: “Gli americani dovrebbero liberare il popolo britannico dal loro governo tirannico”
. Non contento, ha ospitato su X (ex Twitter) il candidato dell’estrema destra tedesca per le prossime elezioni federali. Ma non finisce qui: la sua azienda SpaceX potrebbe presto giocare un ruolo cruciale nella difesa dell’Italia. Stiamo assistendo a una rivoluzione, o forse a una minaccia, che intreccia politica, tecnologia e sicurezza.
Mentre Musk scuote le capitali europee, Mark Zuckerberg, il fondatore di Meta, ha compiuto una mossa che ha fatto discutere il mondo intero: ha rimosso i fact-checker dal libro paga della sua azienda. E questo in un contesto in cui Facebook è già stato accusato di alimentare fake news e contenuti dannosi attraverso i suoi algoritmi. Come se non bastasse, anche la Russia si fa avanti con presunte interferenze nelle elezioni in Romania, Moldavia e Georgia. È uno scenario da brividi, dove Big Tech sembra giocare con le regole della democrazia e dell’economia globale.
L’Europa, e Malta in particolare, non può restare a guardare. È urgente creare un settore tecnologico competitivo, capace di affrontare i giganti statunitensi, cinesi e russi sul loro stesso terreno. Le implicazioni di questa lotta sono immense: se le fake news possono influenzare le elezioni, immaginate cosa potrebbero fare agli affari di aziende che non si allineano agli interessi di Big Tech. Manipolare algoritmi, diffondere notizie false, distruggere reputazioni: tutto questo rischia di diventare la nuova normalità se non si interviene.
Le normative europee come il Digital Services Act e le leggi sulla protezione dei dati sono solo un primo passo. Ma non basta: serve una strategia ambiziosa, capace di rafforzare la trasparenza economica e garantire che la verità rimanga un valore imprescindibile. La posta in gioco è altissima. Se lasciamo che i giganti della tecnologia controllino e manipolino le nostre economie, potremmo perdere molto più della democrazia: perderemmo il nostro futuro.
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