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mercati indifferenti alle crisi globali: fino a quando?

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I mercati ignorano i conflitti geopolitici in corso? Sembra incredibile, ma nonostante gli scontri in Medio Oriente e le tensioni tra Ucraina, Russia e Occidente, gli investitori sembrano aver relegato queste crisi sullo sfondo, focalizzandosi su altri temi economici. Un comportamento che ha sorpreso non poco gli investitori fondamentali.

“Le attuali tensioni geopolitiche comportano implicazioni significative. La Russia ha avvertito l’Occidente del rischio legato al suo continuo sostegno all’Ucraina, il che potrebbe avere conseguenze dirette. Inoltre, l’aumento delle tensioni in Medio Oriente potrebbe causare ripercussioni economiche, in particolare attraverso l’aumento dei prezzi energetici, con impatti diretti sull’economia globale” , ha spiegato Jordan Portelli.

Durante il 2024, gli investitori hanno continuato a concentrarsi su temi più immediati come l’andamento dei tassi di interesse stabilito dalle Banche Centrali, la stabilità dell’economia mondiale e, non meno importante, sulla possibilità che la corsa all’intelligenza artificiale possa mantenere il proprio slancio. I mercati, infatti, osservano attentamente le prossime mosse delle principali Banche Centrali, mentre i dati macroeconomici come la crescita e il tasso di disoccupazione restano parametri estremamente sensibili, capaci di influenzare rapidamente la volatilità e la performance del mercato.

Un esempio lampante di questa attenzione si è visto all’inizio di agosto, quando una brusca impennata della volatilità ha offuscato le prestazioni solide che i mercati avevano accumulato fino a quel momento.

Democratici e Repubblicani: un fronte comune sul protezionismo?

Guardando alle prossime elezioni americane, finora i mercati hanno mostrato scarso interesse per le dichiarazioni dei candidati, a eccezione di alcuni settori. Un esempio è stato l’annuncio di Trump secondo cui Taiwan dovrebbe contribuire economicamente alla propria difesa: una dichiarazione che ha scatenato un’ondata di vendite nel settore dei semiconduttori. “È noto infatti che Taiwan rappresenta un hub di produzione di chip, con clienti principali come Nvidia e Apple, rendendola un pilastro fondamentale per l’industria tecnologica”.

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Avvicinandosi alla data elettorale, però, i mercati diventeranno molto più attenti alle proposte politiche dei candidati, che avranno un impatto non solo su settori specifici ma anche sulla forza del dollaro americano. E i possibili scenari post-elettorali si delineano già in modo chiaro.

Conosciamo bene Trump e il suo effetto destabilizzante sui mercati: le sue dichiarazioni imprevedibili, già nel 2018, hanno portato volatilità, ma anche numerose occasioni di investimento. Una sua vittoria potrebbe migliorare inizialmente il saldo commerciale statunitense, grazie a politiche di protezione nazionale, ma probabilmente aumenterebbe l’inflazione USA nel breve termine, spingendo la Federal Reserve a considerare nuove mosse.

C’è da dire, però, che la tendenza al protezionismo non è esclusiva dei Repubblicani. Anche i Democratici, negli ultimi anni, hanno abbracciato un approccio più chiuso, dettato dal populismo. Tuttavia, Trump ha rilanciato l’idea di una tariffa base del 10% sulle importazioni, che potrebbe arrivare al 60% per i beni cinesi, una percentuale di gran lunga superiore rispetto alle proposte dei rivali Democratici.

Questo protezionismo potrebbe incidere sull’offerta di lavoro negli USA, spingendo verso l’alto i salari. Inoltre, i dazi contro la Cina influenzerebbero negativamente il sentimento nei mercati asiatici, ma, come suggeriscono alcuni analisti, l’India potrebbe trarne un vantaggio netto, diventando una valida alternativa alla Cina per l’approvvigionamento.

Considerando la possibilità di una gara elettorale serrata, con il rischio che la Camera e il Senato siano controllati da partiti diversi, è saggio optare per una strategia di investimento neutrale. I settori della finanza, della sanità e dell’energia rappresentano opzioni di investimento più stabili e meno rischiose in un periodo di incertezza.

Con il clima politico americano che si fa sempre più rovente, i mercati diventeranno sicuramente più sensibili, creando volatilità. Ma, come sempre, in ogni tempesta ci sono delle opportunità per chi è pronto a coglierle. Ora più che mai, per gli investitori, è il momento di fare le scelte giuste e di buttarsi.

Foto: Shutterstock

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