Un terremoto sta per scuotere il mondo bancario maltese? HSBC Malta è al centro di una tempesta finanziaria che potrebbe cambiarne radicalmente il destino. Il 13 febbraio, l’istituto ha convocato un’assemblea generale straordinaria con un obiettivo ben preciso: chiedere agli azionisti il via libera per aprire una data room, permettendo così ai potenziali acquirenti di accedere a informazioni riservate sulla banca. In altre parole, HSBC Malta potrebbe presto avere un nuovo padrone.
Tutto è iniziato a settembre 2024, quando HSBC Europe, azionista di maggioranza con il 70% delle quote, ha annunciato una revisione strategica dei suoi investimenti. La banca sta abbandonando diversi mercati per concentrarsi sull’Asia, dove i profitti sono nettamente superiori rispetto all’Europa. E Malta non sembra essere immune da questa ondata di cambiamenti.
Il consiglio di amministrazione di HSBC Malta continua a ripetere che “nulla è stato ancora deciso” e che “siamo solo all’inizio del processo”
, ma i segnali sono inequivocabili. Il futuro della banca sembra segnato, anche se non c’è ancora una tempistica chiara. E nel mondo della finanza, l’incertezza è il nemico numero uno.
Gli azionisti in rivolta: svendita in vista?
L’assemblea straordinaria è stata tutt’altro che tranquilla. Tra i piccoli azionisti serpeggia il timore che HSBC Europe voglia svendere HSBC Malta e costringerli ad accettare un’offerta al ribasso. Ma è davvero così?
Certo, in passato HSBC ha lasciato alcuni mercati a prezzi stracciati per ragioni strategiche, ma Malta è un caso particolare. Prima di tutto, HSBC Europe non possiede il 100% della banca, ma solo una quota di maggioranza. Questo significa che la vendita dovrà rispettare le rigide regole imposte dalla Borsa, ed è improbabile che HSBC possa aggirarle.
Inoltre, HSBC Malta è una banca di rilevanza sistemica. Tradotto: svolge un ruolo cruciale nel sistema finanziario nazionale, e ogni cambio di proprietà sarà sottoposto a un controllo rigoroso dalle autorità per garantire la stabilità del settore. Chiunque voglia acquistare la banca dovrà dimostrare di avere capitale solido, infrastrutture adeguate e una reputazione impeccabile. Nessun acquirente potrà permettersi di creare scossoni nel sistema finanziario maltese.
Una battaglia aperta per i piccoli investitori
E gli azionisti di minoranza? Anche per loro le regole sono chiare. Chiunque compri la quota di maggioranza dovrà fare un’offerta pubblica di acquisto anche ai piccoli investitori, e il prezzo dovrà essere almeno pari a quello offerto a HSBC Europe. Certo, resta sempre il dibattito su cosa sia un prezzo “equo”
, ma una cosa è certa: nessun compratore vorrà inimicarsi gli azionisti maltesi.
E non si tratta solo di una questione finanziaria. Molti piccoli azionisti sono anche clienti e dipendenti della banca. In un’isola come Malta, dove tutti si conoscono, un compratore ostile rischierebbe di trovarsi con una clientela pronta a voltargli le spalle.
Un dettaglio importante: mentre l’offerta è obbligatoria per l’acquirente, gli azionisti di minoranza sono liberi di rifiutarla. L’unica eccezione si verificherebbe se il nuovo proprietario riuscisse ad acquistare oltre il 90% delle azioni. A quel punto, per i piccoli investitori, non ci sarebbe più scelta.
Tempistiche lunghe e incognite
Chi si aspetta sviluppi immediati resterà deluso. L’apertura della data room è solo il primo passo. Una volta chiusa, inizieranno le trattative. Se si troverà un accordo, sarà necessario ottenere l’approvazione delle autorità di regolamentazione. Un processo complesso che potrebbe richiedere mesi.
Nel frattempo, HSBC Malta ha appena pubblicato i risultati finanziari del 2024, e le cifre parlano chiaro: l’utile netto è cresciuto del 15%, toccando i 154 milioni di euro, anche grazie a operazioni straordinarie. Il dividendo è stato incrementato in modo significativo a 0,22 euro lordi per azione (di cui 0,12 come dividendo finale), offrendo un rendimento annuo lordo del 14,3% su un prezzo azionario di 1,54 euro. Un dato impressionante.
I coefficienti di capitale si attestano al 22,4%, ben al di sopra della soglia minima del 14,5%. Questo significa che HSBC Malta è estremamente solida, forse anche troppo prudente nella gestione del capitale. Ma proprio questa stabilità potrebbe diventare un’arma nelle mani di un futuro acquirente, che potrebbe sfruttare questa riserva per rivedere il prezzo d’acquisto.
Business as usual?
Ufficialmente, la banca ripete che “è tutto come sempre”
, ma è difficile credere che la vendita non sia al centro di ogni discussione. HSBC Europe, nel frattempo, ha già annunciato che coprirà tutte le spese che HSBC Malta dovrà sostenere nel processo di revisione strategica.
Quale sarà il destino di HSBC Malta? La risposta non arriverà a breve, ma una cosa è certa: ogni mossa sarà analizzata al microscopio da investitori, regolatori e clienti. Il futuro della banca è ancora tutto da scrivere.
Foto: Chris Sant Fournier