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Diritto al massimo beneficio finanziario

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La Giornata internazionale dei lavoratori serve a ricordare i diritti conquistati dai lavoratori nel corso dei decenni, ma oggi ne diamo alcuni per scontati. Foto: Shutterstock.com

Spesso leggiamo sui media che alcuni sostengono di avere il diritto di ottenere il massimo beneficio finanziario dai loro beni o dalla loro attività economica. Questo diritto viene spesso rivendicato dai candidati ai permessi di costruzione, per giustificare il fatto che l’autorità di pianificazione debba concedere loro tale permesso.

Ritengo che il problema dell’esistenza o meno di tale diritto, della sua superiorità o della sua subordinazione ad altri diritti delle persone, sia di natura giuridica. Oserei dire che potrebbe essere una questione costituzionale.

Tuttavia, è una questione che deve essere affrontata una volta per tutte in questo Paese, perché non possiamo permettere che le autorità pubbliche assumano un ruolo che non spetta loro. Nel corso degli anni, queste autorità pubbliche hanno accettato che un tale diritto esistesse e che fosse superiore al vostro e al mio diritto ad una migliore qualità della vita, o magari al vostro e al mio diritto ad avere la luce del sole, o al vostro e al mio diritto di preservare il patrimonio culturale di questo Paese.

Da un punto di vista economico, sono fermamente convinto che qualsiasi diritto che una persona possa rivendicare, di ottenere il massimo beneficio finanziario dai propri beni o dalla propria attività economica sia soggetto ad altri diritti che possediamo in quanto persone umane. Se accettiamo che il diritto al massimo beneficio finanziario sia superiore al diritto di una persona a una buona salute o a una buona istruzione, o più fondamentalmente alla dignità di una persona, allora metteremo la persona umana al servizio dell’economia.

In effetti, dovrebbe essere sempre il contrario. La persona deve essere al centro dell’economia e l’economia deve essere al servizio dell’individuo per aiutarlo a vivere bene.

L’economia è uno strumento come l’istruzione e la salute. La salute, l’istruzione, la sicurezza, ecc. sono strumenti che ci aiutano a condurre la nostra vita in modo dignitoso, proprio come l’economia rappresenta uno strumento da utilizzare in questo senso.

La persona deve essere al centro dell’economia e l’economia deve essere al servizio dell’individuo.

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Questa settimana abbiamo celebrato la Giornata internazionale dei lavoratori. È un’occasione per ricordare i diritti conquistati dai lavoratori nel corso di decenni. Oggi diamo per scontati alcuni di essi. Di altri diritti si parla ancora perché sono relativamente nuovi, come il diritto al congedo parentale. C’è chi sostiene che la Giornata internazionale dei lavoratori sia un anacronismo, perché ha ancora sfumature politiche, che sono state superate da tempo.

Altri riducono i diritti dei lavoratori a pochi atti legislativi che regolano l’occupazione e le relazioni industriali. Questo perché considerano ancora la persona umana come, in primo luogo, un produttore. Ignorano il fatto che la persona umana sia un essere intero e abbia diritto al proprio sviluppo educativo, sociale e spirituale, alla sicurezza, a vivere in un ambiente sano e a uno stile di vita sano.

È in questo contesto che dobbiamo porre un freno alla frenesia che si è creata nel ritenere che una persona abbia diritto al massimo beneficio economico. Tale pretesa ha giustificato nel nostro Paese danni alla salute, alla coesione sociale, al benessere mentale e all’ambiente naturale.