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BOV annuncia un utile ante imposte di 163,5 milioni di euro a settembre

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Il Gruppo Bank of Valletta ha annunciato un utile prima delle imposte di 163,5 milioni di euro per i primi nove mesi dell’anno, rispetto a una perdita prima delle imposte di 48,7 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente.

La banca ha dichiarato che la performance favorevole dei primi tre trimestri del 2023 è attribuibile principalmente al miglioramento dei ricavi operativi del gruppo, pari a 315,9 milioni di euro, con una crescita di 113,7 milioni di euro, ovvero del 56%, rispetto allo stesso periodo del 2022 (9M 2022: 202,3 milioni di euro).

Il margine d’interesse ha continuato a essere l’elemento catalizzatore dominante con 253,8 milioni di euro (nei primi nove mesi del 2022: 137,3 milioni di euro), con un aumento di 116,5 milioni di euro, pari all’85%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo risultato è stato determinato principalmente dalla forte crescita dell’attività di prestito personale e commerciale della banca, con un portafoglio prestiti che ha superato i 6 miliardi di euro (dicembre 2022: 5,6 miliardi di euro).

Inoltre, il miglioramento dei rendimenti del portafoglio di tesoreria della banca e l’impatto positivo dell’aumento dei tassi d’interesse sull’euro hanno contribuito al forte rendimento.

I ricavi netti da commissioni, cambi e altro sono stati pari a 62,1 milioni di euro, in calo di 2,8 milioni di euro o del 4% (9M 2022: 65,0 milioni di euro).

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Le commissioni nette sono diminuite di 0,8 milioni di euro, pari al 2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto a causa dell’eliminazione delle commissioni legate ai depositi per le imprese e del persistente rallentamento delle commissioni legate agli investimenti a causa della continua volatilità dei mercati mondiali dei capitali dovuta alle tensioni geopolitiche, che a sua volta sta attenuando il sentimento degli investitori.

I costi operativi nei primi tre trimestri dell’anno sono stati pari a 139 milioni di euro (9M 2022: 132,3 milioni di euro), con un aumento di 6,7 milioni di euro o del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’Expected Credit Losses (“ECL”) netto per il periodo fino a settembre 2023 è stato un onere netto di 13,1 milioni di euro (9M 2022: 10,1 milioni di euro di oneri netti).

Al 30 settembre, la copertura ECL per le attività deteriorate si è attestata al 53,6% (dicembre 2022: 53,8%), mentre il rapporto tra sofferenze e portafoglio crediti totale si è attestato al 4,0% (dicembre 2022: 3,5%).

Nei primi nove mesi del 2023 sono stati stanziati ulteriori 6,7 milioni di euro (9M 2022: 6,6 milioni di euro) per l’esecuzione di azioni strategiche.

La quota di utile delle società assicurative collegate per i primi tre trimestri del 2023 ammonta a 6,4 milioni di euro, in linea con il principio IFRS 17 recentemente adottato dalle società collegate (9M 2022: 1,5 milioni di euro rideterminati).

Posizione finanziaria del gruppo BOV

Le attività totali del gruppo si sono ridotte di 118,8 milioni di euro e si sono attestate a 14,4 miliardi di euro alla fine del terzo trimestre 2023, con un calo dell’1% rispetto all’anno chiuso nel 2022 (dicembre 2022 rideterminato: 14,5 miliardi di euro). Il rapporto di liquidità al 9M 2023 era pari al 458,5%, in aumento rispetto al 426,3% del dicembre 2022, significativamente al di sopra del requisito normativo minimo.

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Nei primi nove mesi dell’anno è stata mantenuta una gestione efficace delle eccedenze di liquidità, con una diminuzione delle disponibilità liquide e delle attività a breve termine del 35%, pari a 1,2 miliardi di euro. L’espansione netta del portafoglio prestiti è stata di 401,5 milioni di euro, pari al 7%.

Il portafoglio di tesoreria è aumentato di 556,8 milioni di euro (12%), per la maggior parte valutato al costo ammortizzato, a testimonianza del modello di business primario della banca, che prevede la detenzione di titoli fino alla scadenza, con l’obiettivo di incassare i ricavi da interessi nel corso della vita dell’investimento. I depositi della clientela hanno subito una contrazione di circa l’1% nell’ultimo trimestre e del 4% dal dicembre 2022, in linea con le aspettative della banca.

L’aumento degli impieghi registrato sia nel portafoglio dei prestiti alle imprese che in quello dei prestiti al dettaglio ha portato a un aumento favorevole del rapporto prestiti netti/depositi del gruppo, passato dal 46,0% di dicembre 2022 al 49,5% di fine settembre 2023.

Il patrimonio netto totale del gruppo è salito a 1,2 miliardi di euro, con un aumento di 108,5 milioni di euro rispetto al dicembre 2022 come rideterminato.

I coefficienti patrimoniali del gruppo sono rimasti solidi e al di sopra dei requisiti normativi, con un CET 1 e un coefficiente patrimoniale totale a settembre 2023 rispettivamente del 22,7% (dicembre 2022: 21,8%) e del 26,1% (dicembre 2022: 25,4%).

I coefficienti patrimoniali per il 2023 sono comprensivi degli utili dei primi nove mesi del 2023 e dell’acconto sul dividendo proposto a fini comparativi. Il valore patrimoniale netto del Gruppo al 30 settembre ammontava a 1,2 miliardi di euro, pari a 2,1 euro di valore patrimoniale netto per azione (dicembre 2022: 1,1 miliardi di euro rideterminati, pari a 1,9 euro di valore patrimoniale netto per azione).

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