
La Borsa di Malta. Inquadratura:il presidente esecutivo della MSE Joseph Portelli
Negli ultimi otto anni la Borsa di Malta è cresciuta a ritmo sostenuto, con un aumento del numero di quotazioni di oltre il 90%, in un momento in cui il numero di quotazioni a livello globale è in calo a causa dell’aumento delle attività di private equity.
Joseph Portelli, che guida la Borsa di Malta dal 2015 ed è ora il presidente più longevo nella storia triennale della Borsa, condivide il suo orgoglio per la crescita significativa dell’MSE, che oggi conta oltre 110 società quotate in Borsa, un numero considerevolmente superiore a quello di altre economie europee molto più grandi.
La Borsa è una società registrata, regolata dalla legge sulle società, che è interamente di proprietà del governo maltese. Portelli spiega che il governo ha dato alla Borsa la libertà di gestire i propri affari in modo indipendente e in base alle esigenze e alle tendenze del mercato, garantendo al contempo il rispetto delle più alte pratiche di corporate governance.
“Il nostro reddito operativo è aumentato di oltre il 100% dal 2015. Abbiamo inoltre versato al governo oltre 35 milioni di euro in dividendi e imposte sul reddito delle società, che in ultima analisi vanno a beneficio dei contribuenti. Sono dati di cui siamo molto orgogliosi”, spiega.
Nel corso degli anni, è diventato evidente che molte imprese locali stanno apprezzando i vantaggi della quotazione in borsa, che offre accesso a un vasto bacino di capitali da parte degli investitori, consentendo alle imprese di raccogliere fondi per l’espansione, la ricerca, lo sviluppo e altre iniziative strategiche.
Cosa ha frenato le imprese? “Credo che molte imprese temano i controlli e i costi aggiuntivi di governance e di conformità che possono essere associati alla quotazione”, sostiene Portelli. Questa preoccupazione può essere fuorviante, ma i vantaggi sono di gran lunga superiori agli svantaggi, aggiunge.
“I fornitori, i dipendenti, i clienti e i creditori vedranno una società quotata in borsa molto più credibile”, insiste Portelli.
Questa credibilità deriva effettivamente da un maggiore controllo normativo per le società quotate, in quanto queste saranno regolamentate dalla MFSA e, in misura minore, dalla Borsa stessa. Ciò comporta responsabilità legali in materia di conformità, rischio e governance. Inoltre, aggiunge disciplina e sofisticazione all’azienda in generale, che a sua volta migliora la sua reputazione e contribuisce ad attrarre potenziali investitori.
Parallelamente, la quotazione in borsa aumenta la liquidità per gli azionisti esistenti. Le società quotate in borsa consentono agli azionisti di acquistare o vendere facilmente le loro azioni, fornendo loro un mezzo per convertire rapidamente il loro investimento in denaro. Questa liquidità può attirare un maggior numero di investitori, in quanto offre la flessibilità di entrare o uscire dalle posizioni a seconda delle necessità.
Portelli suggerisce che il successo dell’MSE non è dovuto solo al fatto che un maggior numero di imprenditori ha apprezzato i vantaggi della quotazione, ma anche all’efficacia della Borsa stessa nel creare una strategia di comunicazione aziendale di successo. Portelli ci riporta ai primi anni del decennio precedente, quando nutriva forti dubbi sulla sua attrattiva: “Non credo che si sarebbe distinta come borsa valori, se non per la presenza di un display di due metri per le quotazioni”, ricorda.
Oggi, il display tecnologico della borsa è, a detta di tutti, piuttosto impressionante e ricorda quello che si vede a Wall Street. “Organizziamo cerimonie di campanile, una cena di premiazione annuale, pubblichiamo annualmente la Malta Stock Exchange Business Review, intervistiamo regolarmente i dirigenti di importanti pubblicazioni, pubblichiamo newsletter mensili e semestrali e organizziamo una grande conferenza annuale di due giorni. Penso che siamo stati molto efficaci nel sensibilizzare l’opinione pubblica e abbiamo assunto un ruolo di primo piano all’interno dei mercati dei capitali maltesi”.
Nonostante questo successo, l’MSE guarda continuamente al futuro e due progetti in cantiere riguardano il settore navale e quello digitale. Per quanto riguarda il primo, l’MSE è intenzionato a massimizzare il potenziale offerto dalla grande e crescente industria marittima di Malta e da uno dei più grandi registri navali del mondo.
Portelli spiega che “ha senso creare un settore di nicchia del “mercato blu” dei capitali. Questo potrebbe anche integrare la nostra strategia di quotazione internazionale e di asset digitali. Stiamo anche studiando le prospettive di creare un mercato del pesce abilitato alla blockchain. Ma voglio essere cauto: siamo ancora in fase embrionale e stiamo studiando la fattibilità di un progetto così innovativo”.
Per quanto riguarda i piani per una borsa digitale, Portelli ha un approccio più cauto: “La nostra missione è quella di offrire ai mercati dei capitali maltesi tutte le opportunità per raccogliere capitali in modo efficiente ed economico. Se questo significa che gli asset digitali scambiati su una piattaforma a catena di blocchi aggiungeranno valore, allora perseguiremo questa strategia”, spiega.
La Borsa ha già creato una società incentrata sugli asset digitali chiamata MSX, ma la strada da percorrere è lunga e impegnativa. In primo luogo, non ha ancora individuato un partner tecnologico che offra una piattaforma di trading economicamente vantaggiosa. In secondo luogo, la domanda di una piattaforma di trading abilitata alla blockchain da parte degli emittenti locali è stata trascurabile: “Finché non emergerà questa domanda, una piattaforma abilitata alla blockchain dell’MSE rimarrà in secondo piano”, ammette.
Interrogato sui suoi piani di ulteriore crescita, Portelli ha affermato che la Borsa è molto interessata ad accrescere il suo profilo internazionale e ad attirare quotazioni internazionali. Pur riconoscendo che altre borse, come quella irlandese e lussemburghese, e altre giurisdizioni non appartenenti all’UE sono attualmente all’avanguardia in questo campo, il suo impegno persiste.
“L’MSE continuerà a fare tutto il necessario per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sul fatto che Malta potrebbe essere una soluzione conveniente per una quotazione internazionale”, ha concluso Portelli.