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Malta

Abela e Grech si sono incontrati questa settimana per discutere del prossimo presidente di Malta

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L’attuale presidente Vella era pronto a dimettersi se fosse passata in Parlamento una legge sull’aborto che avrebbe permesso l’interruzione della gravidanza quando la salute della donna è a rischio. Foto: Matthew Mirabelli

Robert Abela e Bernard Grech si sono incontrati questa settimana per discutere su chi sarà il prossimo Presidente di Malta, come hanno dichiarato fonti vicine ai colloqui.

I due leader di partito devono trovare un accordo sul nome che succederà a George Vella, poiché le nuove norme costituzionali adottate nel 2020 prevedono che la nomina del presidente richieda un voto di due terzi in parlamento.

Il mandato quinquennale di Vella scade il 1° aprile e non può essere rinnovato. Il governo può tuttavia nominare un presidente ad interim fino a quando non sarà raggiunto un accordo sul successore.

Prima delle modifiche costituzionali, i presidenti venivano eletti a maggioranza semplice dai parlamentari dopo essere stati proposti dal governo. Ciò significava che il partito al potere poteva nominare un presidente senza doversi consultare con l’altra parte del Parlamento.

Il Primo Ministro Abela ha affermato di essere convinto che il governo e l’opposizione possono trovare un candidato su cui concordare. Ma Abela ha temperato questa affermazione osservando che anche la “sovranità della maggioranza” deve essere presa in considerazione.

Il mese scorso, alle porte del Parlamento, il leader dell’opposizione Grech ha dichiarato di sperare che i colloqui portino a una scelta che unisca il paese.

Il Presidente di Malta è un ruolo in gran parte cerimoniale. Ma la firma del Presidente è il passo finale del processo legislativo e nessuna legge può entrare in vigore senza di essa.

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Sebbene un presidente non abbia mai bloccato una legge rifiutandosi di firmarla, si ritiene che il Paese sia stato vicino a una tale situazione di crisi durante il mandato di Vella.

L’attuale presidente avrebbe detto alla sua cerchia ristretta di essere pronto a dimettersi se fosse stata approvata dal Parlamento una legge sull’aborto che avrebbe permesso l’interruzione della gravidanza quando la salute della donna è a rischio.

Il governo ha messo in pausa la legge per diversi mesi e successivamente l’ha emendata per consentire l’interruzione della gravidanza solo quando la vita della donna è a rischio.

Vella ha firmato il disegno di legge a luglio.