L’autorità di pianificazione ha ricevuto 154 obiezioni a un mega blocco di 39 appartamenti in una tranquilla strada di San Blas a Nadur
.
Secondo gli oppositori, il blocco di cinque piani sovrasterebbe le case a uno o due piani che si trovano nelle immediate vicinanze del sito proposto.
Anche la Sovrintendenza ai beni culturali si è opposta, affermando che il blocco danneggerebbe il paesaggio
tradizionale della strada esistente e il valore architettonico della proprietà vicina, compresi gli archi tradizionali.
“La proprietà adiacente ha un certo grado di antichità ed è di notevole valore per il patrimonio culturale. L’edificio è stato costruito con tecniche tradizionali e presenta una loggia che è un elemento architettonico tradizionale, in particolare nell’isola di Gozo”, si legge nella lettera della Sovrintendenza.
Tra gli oppositori ci sono anche i residenti. “Addio ricordi d’infanzia”, dice uno.
Un altro dice: “La mia infanzia era correre per le strade giocando a nascondino e andando in bicicletta in tutta sicurezza. Ma con tutti i lavori in corso, il traffico costante e l’aumento dei veicoli, non è più sicuro per i bambini”.
Nel caso PA/07747/22, il richiedente Kenneth Portelli e l’architetto Saviour Micallef chiedono il permesso di costruire
39 appartamenti, 21 garage e una piscina su cinque piani a San Blas, Nadur.
L’ONG Għawdix, con sede a Gozo
, ha affermato che le politiche esistenti consentono l’approvazione di tali progetti nelle aree esterne di ogni villaggio gozitano. “I blocchi di buchi (appartamenti molto piccoli) stanno seppellendo le case adiacenti e stanno uccidendo i villaggi come li conosciamo”, ha dichiarato Għawdix.
Insieme a Wirt Għawdex e Din l-Art Ħelwa Għawdex, stanno combattendo queste politiche in tribunale.
Hanno chiesto al pubblico di opporsi alla richiesta fino a lunedì.
I registri dell’Ufficio Nazionale di Statistica
mostrano che, ogni trimestre, a Gozo vengono firmate più promesse di vendita di proprietà che in qualsiasi altra regione.
A settembre, il Ministro di Gozo Clint Camilleri
ha riconosciuto la necessità di ripensare la pianificazione a Gozo per preservare ciò che è considerato tradizionale e gozitano.
Anche un coro di parti interessate ha espresso preoccupazione: in un documento di pre-bilancio, l’Associazione del Turismo di Gozo ha chiesto che l’intera Gozo diventi una “area prioritaria di progettazione”.
Allo stesso modo, il direttore generale della Camera
degli Affari di Gozo, Daniel Borg, ha affermato che a Gozo non esiste una politica di pianificazione olistica o criteri di progettazione.