Le imprese segnalano una riduzione dei costi e dei prezzi di vendita, ma sono preoccupate per l’aumento dei salari

Questo è stato uno dei principali risultati dell’ultimo dialogo commerciale tenutosi tra la Banca Centrale di Malta e le società non finanziarie. In prospettiva, il 47% delle imprese prevede un miglioramento dell’attività nel breve termine, leggermente superiore al 46% del trimestre precedente.

Le aziende riferiscono che la pressione dei costi si è notevolmente attenuata grazie al miglioramento delle condizioni della catena di approvvigionamento, ma rimane più elevata rispetto al passato. In effetti, il 46% delle imprese dichiara che i prezzi dei fattori produttivi sono aumentati negli ultimi tre mesi, un dato inferiore al 62% del trimestre precedente.

La maggior parte delle aziende prevede che i costi unitari rimarranno stabili o aumenteranno ulteriormente nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, alcune hanno dichiarato di non essere in grado di fare previsioni in merito a causa dell’elevato livello di incertezza globale.

“Molte aziende prevedono un aumento dei salari di oltre il cinque percento per l’anno in corso e per il prossimo”

Sul fronte negativo, il 50% delle aziende ha dichiarato di aver pianificato un aumento degli investimenti nel terzo trimestre, in calo rispetto al 62% del secondo trimestre.

Le aziende hanno inoltre espresso preoccupazione per la carenza di manodopera e di competenze e per le pressioni ad aumentare i salari. In effetti, molte aziende prevedono un aumento dei salari di oltre il 5% per l’anno in corso e per il prossimo. La percentuale netta di aziende che prevedono di aumentare il proprio organico è scesa di 16 punti percentuali, attestandosi al 45%.

Nel terzo trimestre, il 48% delle imprese ha dichiarato di essere in grado di vendere i propri prodotti a prezzi più alti, in calo rispetto al 53% del trimestre precedente.