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Donne in marcia nel mondo per difendere i loro diritti

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Nella giornata di oggi, centinaia di migliaia di donne scenderanno in strada in tutto il mondo per difendere i loro diritti, sempre più minacciati.
Per celebrare la Giornata internazionale della donna, le capitali di tutto il mondo ospitano marce, raduni e manifestazioni, e tra queste non può mancare Madrid, dove gli ampi viali alberati sono regolarmente affollati da un mare di viola , un colore spesso associato ai diritti delle donne.

Con la morsa sempre più stretta del governo talebano sulle libertà delle donne in Afghanistan, la repressione iraniana delle proteste per Mahsa Amini, le nuove restrizioni statunitensi sul diritto all’aborto e l’impatto della guerra in Ucraina sulle donne, i motivi per protestare sono davvero tanti.

I progressi globali in materia di diritti delle donne stanno “svanendo sotto i nostri occhi”, ha segnalato lunedì il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres, affermando che l’uguaglianza di genere richiederà altri tre secoli per essere raggiunta.

“I diritti delle donne vengono abusati, minacciati e violati in tutto il mondo”, ha aggiunto, indicando l’Afghanistan, dove “donne e ragazze sono state cancellate dalla vita pubblica”.

Dopo la pausa invernale, le università afghane sono tornate a frequentare le lezioni solo per gli uomini, dato che il divieto delle autorità talebane di accedere all’istruzione superiore è ancora in vigore circa 18 mesi dopo la presa del potere.

Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, l’Unione Europea ha imposto sanzioni a persone ed enti ritenuti responsabili di violenze e abusi dei diritti delle donne.
Il Ministro talebano dell’Istruzione Superiore, Neda Mohammad Nadeem, è stato sanzionato per aver privato le donne dell’istruzione universitaria.
Le sanzioni hanno riguardato anche funzionari di altri cinque Paesi: Iran, Russia, Sud Sudan, Myanmar e Siria.

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La Mobilitazione per il diritto all’aborto

In Europa, i cortei si svolgeranno in molti Paesi, tra cui la Francia, dove i manifestanti chiederanno “l’uguaglianza sia sul lavoro che nella vita” in circa 150 città, un numero molto più alto rispetto agli anni precedenti, riferiscono gli organizzatori.
Le proteste si concentreranno sulla lotta contro la riforma pensionistica francese, profondamente impopolare e, secondo i critici, ingiusta nei confronti delle donne.
A Londra, il museo Madame Tussauds celebrerà la giornata svelando una nuova statua di cera della leader delle suffragette Emmeline Pankhurst , che 120 anni fa iniziò un’intensa lotta per ottenere il diritto di voto alle donne.

Altrove, le manifestazioni sono state vietate.

Le marce vietate

In Pakistan, le autorità hanno bloccato una marcia nella città orientale di Lahore a causa della natura “controversa” degli striscioni e dei cartelli sventolati dai partecipanti su temi come il divorzio, le molestie sessuali e il ciclo mestruale.
A Cuba, le attiviste che chiedevano il permesso di manifestare sono state arrestate all’inizio di quest’anno; le organizzazioni femministe hanno invece esortato le persone a partecipare a una “marcia virtuale ” sui social media per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e sul femminicidio.

Le femministe si mobiliteranno in particolare per il diritto all’aborto, in seguito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che, a giugno, ha annullato la sentenza che aveva garantito il diritto costituzionale di una donna a interrompere la gravidanza.

In Europa, questo diritto è stato minato di recente anche in Ungheria e Polonia.
“Stiamo lottando contro un patriarcato.. che tenta di eliminare i diritti – come il diritto all’aborto – che abbiamo conquistato con la lotta“, si legge nel manifesto della marcia di Madrid, che inizierà alle 18.00 GMT.

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