Un avvertimento forte e chiaro: chiunque abbia sostenuto il regime di Bashar al-Assad e pensi di rifugiarsi in Germania dovrà fare i conti con la giustizia. È questo il messaggio deciso dei ministri tedeschi, pronunciato con determinazione dopo la caduta del leader siriano.
Il Ministro degli Esteri Annalena Baerbock non ha usato mezzi termini: “Renderemo conto a tutti i carnefici del regime per i loro crimini orribili con la piena forza della legge.” Una dichiarazione che fa tremare i responsabili delle atrocità, mettendoli davanti a un destino inevitabile.
A rincarare la dose ci ha pensato il Ministro dell’Interno Nancy Faeser: “Se i carnefici del regime del terrore di Assad tentano di rifugiarsi in Germania, devono sapere che pochi altri Paesi perseguono i loro crimini con la stessa severità della Germania.” E ha aggiunto con tono severo:
“Nessuno che abbia preso parte ad atrocità è al sicuro da processi qui.”
Con la caduta del regime siriano, la collaborazione tra le autorità internazionali e i servizi di intelligence diventa cruciale. “È ora particolarmente importante che le autorità di sicurezza e i servizi di intelligence internazionali lavorino insieme il più strettamente possibile”
ha sottolineato Baerbock.
Giustizia oltre i confini: i processi in Germania
La Germania si è già distinta come uno dei Paesi leader nel perseguire i crimini del regime di Assad, utilizzando il principio della giurisdizione universale. Questo principio consente processi indipendentemente dal luogo in cui i crimini sono stati commessi, permettendo di portare davanti alla giustizia i responsabili delle atrocità.
Un esempio emblematico è stato il caso di Anwar Raslan, un ex colonnello siriano condannato all’ergastolo nel gennaio 2022. È stato il primo processo globale per le torture di Stato nei carceri siriani, segnando una pietra miliare nella lotta per i diritti umani. Solo un anno dopo, nel febbraio 2023, un membro di una milizia governativa è stato condannato per crimini di guerra in Germania. Attualmente, il medico siriano Alaa Moussa è sotto processo a Francoforte, accusato di torture, omicidi e crimini contro l’umanità commessi negli ospedali militari.
Non solo Assad: crimini di guerra sotto ogni bandiera
Le autorità tedesche non si sono fermate al regime siriano. A dicembre 2023, due siriani sono stati incriminati per crimini di guerra commessi nei pressi di Damasco come membri del gruppo Stato Islamico. Questo dimostra che la giustizia non risparmierà nessuno, indipendentemente dallo schieramento o dal gruppo di appartenenza.
Una diaspora siriana sotto il segno della speranza
Con quasi un milione di rifugiati siriani accolti, la Germania ospita la più grande diaspora siriana in Europa. Per questo, garantire giustizia non è solo un gesto simbolico, ma un dovere morale nei confronti di chi è fuggito dall’orrore per cercare un futuro migliore.
Foto: AFP