Amanda Muscat e suo marito Clayton Bartolo sono al centro di un vero e proprio scandalo che ha travolto i vertici politici maltesi. Contratti di consulenza discutibili, stipendi stellari e accuse di favoritismi
: tutto è emerso grazie a una relazione esplosiva firmata dal giudice emerito Joseph Azzopardi, pubblicata dal comitato etico parlamentare. I dettagli? Sconvolgenti. Nel 2020, Amanda Muscat è stata promossa da semplice assistente personale a consulente del ministro Bartolo con uno stipendio lievitato a quasi 62.000 euro. Ma non è finita: l’anno seguente, sotto la guida del ministro Clint Camilleri, il suo compenso è salito ancora, raggiungendo la cifra record di 68.000 euro.
L’indagine del commissario per gli standard, avviata su segnalazione di Arnold Cassola, non lascia spazio a dubbi
: entrambi i ministri hanno violato l’etica ministeriale e sperperato denaro pubblico. Una rivelazione che ha portato il leader dell’opposizione a chiedere con fermezza le dimissioni di Bartolo e Camilleri.
Non si è fatta attendere la reazione di Bartolo, che ha cercato di smorzare le polemiche con una scusa condizionata: “Se ci sono state delle mancanze da parte mia, mi scuso umilmente”. Ha poi aggiunto, cercando di difendere il suo operato: “Nessuno è perfetto. Solo chi non fa nulla non commette errori. Come ho fatto negli ultimi anni, continuerò a lavorare nel settore del turismo per generare ricchezza a beneficio di tutta la popolazione”
.
Bartolo ha tentato di chiarire la situazione, sottolineando che l’incarico di Muscat presso il Ministero di Gozo è durato solo otto mesi, in piena conformità con le normative vigenti. Ha inoltre respinto categoricamente le accuse di favoritismi e ha precisato che il contratto è scaduto il 31 dicembre 2021, data dopo la quale Muscat non ha più lavorato per il governo. Infine, ha ribadito che il rapporto del giudice Azzopardi non afferma
che Muscat non abbia svolto alcun lavoro durante il suo incarico, smontando così una delle accuse più pesanti.
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